mi chiamo R, sono un ragazzo di 15 anni, Le scrivo da Bologna, non sono italiano.
Innanzitutto Le ringrazio per il suo impegno per l'umanità, per la felicità in Dio delle persone.
Le vorrei raccontare la mia storia. Sapevo di essere omosessuale da quando avevo circa 10-11 anni... E so che esiste Dio -anche se negli ultimi anni mi sono un po' allontanato- da quando... esisto. Ho sempre avuto tantissimi dubbi. Mi ci volevano ben 4 anni per accettare me stesso... perché? Ho sempre seguito le lezioni di religione (ovviamente cristiane) a scuola (ancora quando abitavo all'estero, ma la situazione nel mio paese non è differente in questo ambito) ove ci dicevano che l'omosessualità è una devianza, vizio insomma, un peccato. Andavo in chiesa e sentivo le stesse parole. Mi sono convinto di ciò, anche se, prima non ho mai pensato che il mio orientamento sessuale potesse essere una barriera tra me e il Signore. Anni di sofferenze e di non accettazione di me stesso erano il risultato dell'ignoranza della Chiesa. Poi ho cominciato a vedere cosa dicevano altri religioni... addirittura religioni lontane. (I "mormoni" mi sembravano quelli più comprensivi e umani.)
Oggi ho capito, che l'amore è sempre un dono di Dio: sono convinto (per esperienza) che io riesco ad amare un ragazzo quanto un uomo eterosessuale una donna. Ho percepito che non esistono davanti al Signore amori di serie A e di serie B. So, che Dio non fa errori e, se mi ha creato così, è perché io dovevo essere così. Questo lo posso ringraziare soprattutto a Lei, don Barbero.
Ho scritto questo e-mail perché possa pubblicarlo sul suo sito (se vuole, ovviamente) è perché possa mostrare ed avere un'altra ragione per poter affermare le sue ragioni.
Però, negli ultimi tempi mi sono un po' allontanato da Dio, spero Lei possa aiutarmi a ritrovarLo.
Grazie per il suo tempo dedicato alla mia lettera,
Le ricorderò nella mia preghiera,
saluti,
R.