Sì, ora se ne parla apertamente.
Nessuno pensa di accelerare, ma il tempo di Pasqua, fra sette mesi, potrebbe iniziare il cammino di liberazione da Berlusconi.
L'ultima frase televisiva organizzata con Vespa e con il direttore generale RAI, oltrechè un atto di prepotenza del Premier, ha segnato il fallimento del "grande comunicatore". La gente ha spento il televisore e ha cambiato canale. La sua salute, minata dal delirio di onnipotenza, sta franando. L'esaltazione, la confusione e l'insulto ormai sono pratiche quotidiane di Berlusconi.
Nessuno dei suoi "schiavetti" e leccapiedi, come il giduista Cicchito, lo ha accompagnato al pronto soccorso, ma ora si tratterà di rifare un' Italia distrutta da sedici anni di barbarie Berlusconiana. Lui precipiterà nell'abisso perchè, visto da vicino, privato del potere che lo rende eccitato ed arrogante, è un uomo distrutto, senz'anima, perso, solo, disperato. Il suo viale del tramonto è davvero triste.
VESPA VENDUTO. LICENZIARLO
Un chierichetto, un venduto, un servile come Vespa non può più stare alla RAI. Occorre una campagna per licenziare lui e il Direttore Generale. Siamo davanti a servitori del regime che hanno perso il senso delle istituzioni e del servizio pubblico.