sabato 24 ottobre 2009

RICEVO E PUBBLICO DA LORENZO LUPOLI: ANCH'IO VOTERO' MARINO

 

Perché votero'alle primarie, perché votero' Marino

Da anni, ormai quasi tre decenni, la situazione politica italiana é imbarazzante. Politicanti e faccendieri ai quali ogni possibile spregiativo potrebbe essere affibiato hanno rappresentato la nostra "classe dirigente" del nostro paese. Le conseguenze di tutto cio' sono sotto gli occhi di tutti e non meritano specificazioni. La responsabilità di tutto questo non é ovviamente solo dei loschi individui oggi al governo. La "classe dirigente" di centrosinistra ha fatto del suo meglio per permettere a Berlusconi e soci di continuare indisturbatamente il loro lavoro. Noi non possiamo certo continuare a lamentarci del governo, o di come viviamo, o di come certi diritti non siano rispettati o di come certi altri dovrebbero essere introdotti, o di come la società o il nostro pianeta stiano andando alla deriva, dell'età alla pensione, dei treni, dello stato delle strade e del traffico, della qualità dei prodotti che compriamo al supermercato, della precarietà, delle tasse ai più poveri e dei condoni e degli scudi fiscali per i più ricchi, delle scuole, dello stato della ricerca in Italia, della quarta settimana del mese e degli immigrati, dei processi troppo lunghi, della corruzione e della libertà di informazione senza nemmeno considerare la questione di poter governare noi prima o poi.

Lo scenario poltico dell' "ultimo" centro-sinistra è prossimo a ridefinirsi attorno all'appuntamento delle primarie per decidere il segretario del Partito Democratico. Le primarie sono uno strumento relativamente nuovo, utile se si rivelano essere un mezzo per coinvolgere maggiormente militanti e cittadini in genere nello scegliere non soltanto un leader ma piuttosto un'idea di partito e una linea politica. A queste primarie correranno Pierluigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino (in ordine di risultato ai congressi di circolo del Pd e di chances di vittoria) e potranno votare tutti i cittadini avente diritto di voto indipendentemente dall'iscrizione al partito. In questa fase storica della politica italiana, in cui la sinistra è stata esclusa dal parlamento, io credo che anche coloro che si collocano a sinistra del Pd dovrebbe andare a votare a queste primarie ed esprimersi in favore di Ignazio Marino. Innanzitutto questo perchè oggi l'opposizione in parlamento è nelle mani del Pd e nonostante esso non sia e non sarà mai probabilmente un partito di sinistra, una maggioranza parlamentare a Berlusconi passa per forza dal Pd, che nel bene e nel male è comunque l'unico partito di massa organizzato all'opposizione appunto. Ma votare per chi?

Tra i tre candidati l'unico che non proviene dalla vecchia nomenclatura ex PCI(Bersani)-DC(Franceschini) è Ignazio Marino, in un certo qual senso l' "uomo nuovo" che però non crede in alleanze di nuovo conio con quell'UDC che affossa la legge sull'omofobia, che vuole nuove centrali nucleari e le grandi opere come il ponte sullo stretto di Messina, che sostanzialmente crede da sempre in una santa e cieca alleanza con i poteri forti per eccellenza: Vaticano, Nato e Confindustria.

Ignazio Marino é il solo candidato ad aver detto che la priorità delle priorità é il nostro pianeta e ad aver preso posizioni nette: no al nucleare, energie rinnovabili e nuove tecnologie, riforma dello stoccaggio dei rifiuti, incentivi al riciclaggio, incentivi/disincentivi per chi utilizza o non utilizza i prodotti ecologici, adeguamento energetico-ambientale degli edifici, promozione dell'eco-sostenibilità fin dalla prima infanzia, progetti verdi per le città.

Ignazio Marino parla di laicità, laicità come metodo, come vincolo per la promozione di leggi in difesa dei diritti civili, individuali e collettivi di tutte le persone. Ignazio Marino pone l'accento sui diritti, sui nuovi diritti: il riconoscimento pubblico delle coppie di fatto anche omosessuali, il diritto di scegliere le terapie di cura attraverso un testamento biologico, la difesa e la maggiore estensione del diritto ad una genitorialità libera e consapevole. Ignazio Marino ammette che la cultura del merito, ancora oggi in Italia fa paura "poiché permette a chiunque di realizzare le proprie aspirazioni, di rischiare, di scommettere su se stesso".

Ignazio Marino sulla "questione immigrazione" pensa che non possiamo fermare la storia e pensare di chiuderci al mondo, che certo, i flussi migratori vanno controllati, ma non si puo' pensare che il problema si risolva respingendo e abbandonando al loro destino in alto mare i barconi dei disperati.

Ignazio Marino considera necessaria una riforma del mondo del lavoro che metta al centro i lavoratori e i loro diritti, senza mettere in discussione la democrazia sul posto di lavoro e parlando di flessibilità "sostenibile" e non di precarietà "necessaria".

Ignazio Marino sostiene che le truppe militari italiane si devono ritirare dal pantano afghano perchè quella guerra si è rivelata un disastro strategico, economico e politico, oltre che una continua strage di morti e feriti.

IL 25 OTTOBRE VAI A VOTARE ALLE PRIMARIE E VOTA PER

IGNAZIO MARINO








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