sabato 31 ottobre 2009

UN DIALOGO PIU' CHE UNA RISPOSTA

Gentile Signor Vergani,
anch'io sono passato per un peccato di gioventù simile al suo: Pensavo che la chiesa cattolica ufficiale fosse la presenza di Dio nell'umanità. Poi a 25 anni ho cominciato a "disgiungere" Dio dalla chiesa e quindi ho iniziato con le prime disobbedienze.
La sua storia infonde fiducia perchè testimonia che anche dalle prigioni più dorate si può uscire. Molti purtroppo, "programmati all'obbedienza  militante", eseguono il programma fino all'ultimo dei loro giorni. In alto loco questi cristiani piacciono e sono ritenuti affidabili.
Noi preferiamo arrancare ogni giorno per un pezzo di pane e di senso. A volte verrebbe voglia di cercare rifugio dove tutto è ben confezionato e garantito, ma bisognerebbe dimenticare che siamo chiamati alla libertà. Molti cristiani anche cattolici preferiscono stare sulla strada tra vento, pioggia, sole e incertezze. Mi sembra che ci sia più compagnia (non quella delle opere), compresa quella di Dio.
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Un caro saluto a lei mentre la ringrazio per la narrazione che ci regala del suo percorso interiore.
                                                                                                            don Franco