Riporto da Repubblica alcune righe di una profonda e lucida riflessione di Curzio Maltese:
" Un colpo di spugna definitivo sui due processi in corso del premier, la corruzione dell'avvocato Mills e l'evasione fiscale sui diritti televisivi. Berlusconi con tutta evidenza mentiva quando ha giurato, dopo la bocciatura del Lodo Alfano, che si sarebbe difeso "come un leone" in tribunale smontando le tesi accusatorie. Al coraggio del leone, preferisce sempre la strategia del caimano.
Oltre all'impunità del premier, la legge garantisce quella di migliaia di altri nei processi in corso, dai crac Parmalat e Cirio allo scandalo dei rifiuti di Napoli. Anche qui, i soliti effetti collaterali della guerra di Berlusconi ai magistrati. Decine di migliaia di cittadini, compresi i risparmiatori truffati da Tanzi e Cragnotti, vedono svanire le residue speranze di ottenere giustizia-. E allora che fare?
Non è questione di riempire una piazzetta di lazzi, ma di convocare nelle strade della protesta milioni di cittadini. Soltanto con una grande rivolta dell'Italia onesta si potrà mettere fine a una vergogna che dura da quindici anni, alla mortificazione del diritto da parte di una classe dirigente con troppi scheletri nell'armadio. Soltanto così si potrà salvare la faccia del Paese nel mondo, anche la faccia di chi è abituato a voltarla sempre da un'altra parte".
O riusciamo a fermare il tiranno e i suoi scagnozzi oppure il regime è giunto a compimento
Nessun commento:
Posta un commento