sabato 26 dicembre 2009

RISPOSTA AD UN DICIOTTENNE

Caro amico,
ho letto e riletto con gioia ed emozione la tua gradita lettera.
Preso tra un gruppo e l'altro , pizzicato tra incontri e dibattiti, come farò a risponderti adeguatamente? Ci vorrebbe un dialogo a quattr'occhi. Se tu fossi qui nel mio studio, avrei la gioia di conoscerti e la possibilità di aprire con te, nella mia enorme biblioteca, la sezione dedicata al tema "fede e omosessualità". Devo purtroppo limitarmi  a poche battute.
1) Intanto sono lietissimo che tu sia amante delle scienze. E' un amore bello, produttivo, sano. Ovviamente anche la scienza può diventare un idolo, ma non sembra che tu corra questo pericolo.
2) Mi sembra però necessario, proprio sul piano razionale, compiere un'operazione fondamentale: distinguere accuratamente Dio dalla chiesa gerarchica ufficiale. Infatti, nel percorso di una fede adulta e matura, l'ostacolo più grande da superare è proprio la realtà ecclesiastica nelle sue espressioni strutturali , etiche, culturali e dogmatiche. Chi resta impigliato nelle reti ecclesiastiche conserva una fede infantile, inconciliabile con il pensiero critico.
3) Ho dedicato e dedico tuttora molto tempo agli studi biblici con l'utilizzo delle discipline storiche, critiche, letterarie e antropologiche. Ora, proprio una corretta lettura dei due Testamenti biblici non permette  di utilizzare tali testi contro l'omosessualità. Purtroppo è ancora in vigore una diffusa interpretazione che decontestualizza versetti e pericopi e così si fa dire alla Bibbia tutto e il contrario di tutto. Spero che tu possa leggere almeno la rivista CONCILIUM nel quaderno "Le omosessualità" (Ed. Queriniana) e "L'omosessualità nella Bibbia e nell'antico vicino oriente" ( Ed. Claudiana).
4)Come documentano centinaia e centinaia di studi di insigni teologi, la contraddizione tra fede in Dio ed esperienza omosessuale è una creazione ecclesiastica e un pregiudizio culturale. Chi non legge la Bibbia nel suo contesto confonde il linguaggio con il messaggio, cioè il quadro con la cornice.
5) L'uscita dal modello unico eterosessuale per arrivare ai molti modi di amare costituisce un cammino di liberazione che cambia radicalmente la percezione di se' e l'approccio alla fede. Questo ho tentato di evidenziare nel mio libro "Omosessualità e Vangelo" (Ed. Gabrielli) sulla scorta di molti studi e di lunga esperienza.
Non so quale sarà il tuo cammino, ma mi preme ricordarti che Dio non è mai lontano dalle persone che cercano l'amore: questo è il cuore del Vangelo di Gesù. Di lui ti puoi fidare.
Ti abbraccio forte forte e ti auguro un cammino in pace con te stesso e in pace con Dio.
                                                          don Franco

Nessun commento: