Riporto alcune righe di Curzio Maltese comparse su il Venerdì del 24 dicembre.
«E’ in atto una campagna d’odio contro di me, il fascismo e l’Italia» (Benito Mussolini, discorso al Senato, 1932). «Gli ebrei alimentano una campagna di odio internazionale contro il governo. Gli ebrei di tutto il mondo sappiano: questo governo non è sospeso nel vuoto, ma rappresenta il popolo tedesco. Chi lo attacca, offende la Germania!» (Adolf Hitler; programma nazionalsocialista 1933).
Ho cominciato dalle citazioni per ricordare chi sono i due inventori della più fortunata formula del moderno vittimismo politico: «campagna di odio». In tempi più recenti, i razzisti degli Stati del Sud accusarono Martin Luther King di aver lanciato «una campagna di odio contro i bianchi». Osama bin Laden parla nei suoi messaggi della «campagna di odio dell’Occidente contro l’Islam». Tutto questo per spiegare perché rabbrividisco ogni volta che sento l’espressione «campagna di odio» in bocca a un politico. Non verrebbe mai in mente a una persona pacifica. Neppure in presenza di una vera campagna di odio nei suoi confronti.
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