martedì 26 gennaio 2010

IL DISPREZZO DEI POVERI

Reato di povertà  

  Mentre il presidente del consiglio viene accusato unitamente al figlio e ad una serie di portaborse, di appropriazione indebita di ben 36 milioni di dollari e il suoi lanzichenecchi si spremono per tentare una squallida difesa, altrove viene perseguitata e punita la povertà, come reato passibile di pena di morte.

A Favara  (AG) crolla una fatiscente abitazione  in un quartiere degradato della cittadina, trascinando nella morte due sorelline, evidentemente corree nel reato di povertà commesso dal padre.

Non trovando alcuna abitazione possibile alle magrissime finanze, non rimaneva che adattarsi in quel tugurio.  Il paradosso sta nel fatto che ben 110 alloggi popolari giacciono abbandonati, non assegnati, perché gli usurpatori del potere non hanno deciso ancora la graduatoria di assegnazione, che non deve rispecchiare esigenze e realtà degli aventi diritto, ma il cumulo di voti che il nucleo assegnatario è in grado di garantire agli uomini del potere. Quegli alloggi popolari diventano la meta che non compare, in grado di condizionare i voti nella pia speranza di vedersi assegnato un alloggio…. Intanto di miseria di muore, mentre di rapido e truffaldino arricchimento si governa una disgraziatissima nazione.

E' questa la logica del potere: speranze negate ai bisognosi e certezze garantite ai potenti.

Rosario Amico Roxas

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