domenica 31 gennaio 2010

RISPOSTA AD UNA LETTERA

Cara Elsa,

Cara E..,

anche tu, lentamente, stai ponendoti le domande giuste, quelle che ci aiutano a crescere, a diventare persone adulte, responsabili, mature. Tu stai domandandoti se, in sostanza, quello che la tua educazione religiosa di cattolica osservante ti ha insegnato corrisponda davvero alla volontà di Dio e rispetti la realtà del vostro amore, delle vostre persone.

Questo interrogativo ti permette di entrare in un cammino di chiarificazione che, finalmente, milioni di cristiani e cattolici stanno compiendo.

v    Al centro della nostra fede non stanno le regole ecclesiastiche dettate dal magistero, ma l'insegnamento di Gesù, il messaggio centrale delle Scritture.

v    Ora, come la coscienza di milioni di cattolici onestamente riconosce e come gli studi di migliaia di teologi e di teologhe hanno dimostrato, questo magistero si è costituito nei secoli in modo patriarcale, autoritario, sessuofobico, omofonico, amico dei potenti e creatore di divieti e di angoscia.

v    Vangelo e regole ecclesiastiche sono molto spesso in aperta contraddizione. In tal caso la coscienza del cristiano adulto sa disobbedire al magistero per obbedire al Vangelo.

v    Un cristiano maturo deve tener conto nelle sue decisioni e nei suoi comportamenti delle informazioni che laicamente le scienze antropologiche e psicologiche ci mettono a disposizione eliminando tabù e catene interiori.

v    Sarai tu a prendere ogni tua decisione, ma non vedo come tu possa parlare di peccato nel vivere quell'intimità che è parte integrante del vostro amore. Quella che ti opprime è la religione; quella che ti libera è la fede nel Dio dell'amore.

Perché, dopo anni di reciproca conoscenza in cui hai riscontrato lo spessore del vostro amore, devi negarti quella comunicazione profonda e quel piacere che sono preziosi doni di Dio che ci vengono dalla natura? A me sembra che conoscersi profondamente anche sul piano sessuale prima di celebrare il matrimonio se non si vuole giocare un po' alla cieca, sia una esigenza morale.

Sappi, cara Elsa, che Dio sorride sul vostro amore e sarebbe addirittura ridicolo che tu andassi poi a confessare ciò che è puro come l'azzurro del cielo. Tu hai la fortuna di mettere insieme corpo ed emozioni, sessualità e sentimenti… Non in tutte le relazioni esiste questa armonia.

v    Quanto poi a Maria e Giuseppe, il discorso si farebbe lungo. Le leggende natalizie della nascita verginale vanno interpretate e non possono essere lette come una cronaca. Maria e Giuseppe erano due giovani fidanzati come voi e hanno dato vita ad una numerosa famiglia, come il testo greco dei Vangeli documenta. I teologi cattolici e protestanti lo sanno da secoli. Il guaio è che molti cristiani leggono questi racconti di Luca 1 e 2 e Matteo 1 e 2 come resoconti anziché come annunci teologici che esprimono la singolare vocazione che Dio ha dato a Gesù.

v    Se vorrai, approfondiremo questo argomento a parte.

 

Ora ti saluto con grande affetto. Ringrazia Dio che ti ha donato un bell'amore. Vivilo con gioia e traduci la tua felicità in amore per le persone meno fortunate di te, di voi.

Un forte abbraccio

                                            don Franco

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