Anche il papa si dichiara perseguitato. Il Vaticano sarebbe, secondo l'ultima nota del pontefice, vittima di una campagna diffamatoria. I giornali che hanno messo in luce le trame e le congiure dei palazzi e dei cardinali, sarebbero semplicemente i tessitori di una rete di diffamazione.
La nota papale dice altro a chi sa leggere tra le righe: viene chiesto alla Segreteria di Stato vaticana e alla presidenza dei vescovi italiani di dare l'immagine di unità e compattezza. Viene precisato con il governo italiano che la stampa ufficiale cattolica non muoverà più critiche pungenti a Berlusconi. Viene ripristinato il criterio di sudditanza dei vescovi italiani alla Segreteria di Stato vaticana.
Così il papa, con un bel manto di ipocrisia, ha insabbiato ogni cosa e ha richiamato tutti all'ubbidienza.
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