lunedì 15 febbraio 2010

OVVIO

Il dittatore vaticano Tarcisio Bertone, con il congiurato Vian direttore dell'Osservatore Romano, sotto lo sguardo incoraggiante del papa, aveva deciso di difendere ad ogni costo l'indefendibile Berlusconi. Bertone era abituato all'obbedienza assoluta dei vescovi italiani. Ma questa volta non è stato così. Il segretario generale dell'episcopato cattolico, d'accordo con il cardinale Bagnasco, per una volta si è ribellato con parole chiare, degne, credibili, evangeliche (come non capita quasi mai in questi tempi):

 "Assistiamo a un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo e allo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria. Nessuno deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati; soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta a cospetto di Dio" (6 luglio, Ferriera di Latina).

Boffo, essendo direttore di Avvenire, cioè alle strette dipendenze dei vescovi italiani, ha pubblicato e dato voce al suo padrone.

L'asse Berlusconi, Bertone, Feltri parte all'attacco per "assassinare" Boffo e così ricondurre i vescovi italiani ad obbedire alla segreteria di Stato guidata dal tiranno Bertone. Feltri, appena arrivato alla direzione del giornale della famiglia Berlusconi, si dichiara disponibilissimo e scrive che "il suo fucile è carico". Scatta l'operazione che Giuseppe D'Avanza descrive su Repubblica del 3 febbraio:

"Gian Maria Vian lo avvicina. Gli fa consegnare il dossier manipolato, autenticandolo. Lo rassicura: è un'iniziativa voluta dal cardinale Bertone. A delitto consumato, il segretario di Stato  telefonerà a Feltri (secondo una confidenza sfuggita a Boffo con i suoi collaboratori) ringraziandolo per aver reso un servizio alla Chiesa e al Papa. Ma non è la Chiesa che il direttore del Giornale vuole servire. Egli è al servizio del suo editore e di una nuova strategia politica che altera il giornalismo in calunnia".

E' tutto più chiaro del sole. I sacri palazzi sono luoghi di sporche e squallide congiure.

Il cardinale Bertone probabilmente si è giocato la nomina a papa. Questa non gliela perdoneranno. Vedremo come andranno le cose  nel 2012, nei giorni della successione. 

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