giovedì 18 marzo 2010

QUELLI CHE HANNO DIO IN TASCA

Oggi 18 marzo al Liceo Classico di Pinerolo si è svolta una giornata di autogestione. Sono stato invitato per dialogare sull'esperienza omosessuale con un insegnante di religione cattolica. In realtà mi sono trovato davanti a 500 studenti, ad un sessuologo e ad un teologo moralista della Facoltà Teologica di Torino.
Sono state quattro ore (senza pausa!)  di assemblea molto partecipata e talvolta piuttosto "movimentata". Le studentesse e gli studenti hanno dimostrato un interesse straordinario, una partecipazione assai "animata".
Ci siamo come relatori accordati su un tempo preciso per ogni intervento. Il "teologo" ufficiale si è permesso di parlare per un tempo quasi doppio. Ma questo potrebbe essere secondario, anche se metodi non sono mai "secondari".  I "padroni della verità" non sanno stare alle regole. Le fissano e le esigono dagli altri. Ma quello che ha stupito e colpito è il fatto ormai consueto in chi parla di chiesa cattolica e non s'accorge che in realtà cita solo la gerarchia: "O sei d'accordo con la gerarchia o non sei cattolico".
Ogni volta che partecipo a questi interessanti  momenti di scambio culturale mi illudo di trovare qualche teologo cattolico ufficiale  consapevole della sua parzialità. No: debbo constatare che hanno la pretesa di rappresentare la totalità della chiesa mentre non sanno e non fanno altro che citare il magistero gerarchico.
E parlano, altisonanti, del "progetto di Dio" e ne fanno un progetto cattolico romano vaticano.
Io ho sempre molta diffidenza per tutti coloro che hanno Dio in tasca, ricevono "telefonate dirette" dall'Eterno.
Questo Dio tascabile, che infilano ovunque, è una pericolosa ideologia. Il "bignami di Dio" è una produzione delle religioni ufficiali,ma il Dio biblico  forse non sta in queste "scatolette".
Ho trovato molto attiva e significativa la presenza di  studenti valdesi che hanno evidenziato che si possono intendere la chiesa e la fede in altra maniera.
Ho voluto salutare con gioia gli studenti gay e lesbiche  presenti. La lotta per i diritti e contro le discriminazioni è impegno comune, laico, che non sopporta barriere tra credenti e non credenti.
Grazie per l'invito e per la bella mattinata trascorsa insieme. Tra esperienza cristiana ed esperienza omosessuale vissuta non c'è alcuna contraddizione..