venerdì 9 aprile 2010

NON SE NE PUO' PIU'

Riconosco di essere un cittadino strano. Non sopporto la televisione e lo stile televisivo. La maggior parte dei giornalisti dovrebbero frequentare un corso di dizione (lenta, chiara, senza mangiarsi le parole).

Ormai diventa impossibile "ascoltarsi" con rispetto per costruire un dialogo civile, mite, rispettoso, ricco di argomentazioni.

C'è un dibattito? Uno parla sull'altro/a. E' uno spettacolo indecente, aggressivo, triste.

So che la mia proposta è ingenua, ma la ritengo onesta, fattibile, costruttiva.

Mi inviti ad un dibattito? Ho il mio tempo per parlare, poi ascolto senza intervenire se non quando è il mio turno, a tempo rigorosamente determinato per me e per tutti/e gli invitati. Non mi sembra di chiedere la luna.

Se vogliono spettacolizzare la rissa, non costruiamo cultura. C'è tanto bisogno di pensare, di reimparare a pensare.

Il dominio dell'audience è devastante. Ma io penso che lentamente uno stile civile, in cui persone civili esprimano civilmente il loro pensiero e ascoltino civilmente quello altrui, guadagnerebbe anche ascoltatori e ascoltatrici ad una trasmissione televisiva finalmente civile.