Da venerdì 9 aprile, Roberto Cota è ufficialmente il Presidente della Regione Piemonte. Poche ore dopo ha fatto la prima apparizione pubblica: all’ostensione della Sindone. Con lui tutti i consiglieri di centrodestra, tanti “laici devoti” di centrosinistra, la Torino che conta, e lo stato maggiore della Lega. Assenti la laica Mercedes Presso e pochi altri. Due giorni prima i vescovi piemontesi avevano presentato le loro richieste: valore intangibile della vita umana, dignità della persona, famiglia, lavoro, immigrazione, giovani, “autentica parità giuridica e economica delle scuole cattoliche, non statali ma paritarie”. E Cota: “la Sindone fa riflettere sui problemi che ci sono e sulle tante questioni da affrontare. La Sindone ha un significato personale e interiore, ma poi viene l’aspetto istituzionale, legato all’organizzazione di un grande evento e alla promozione di un territorio”. L’ostensione è già stata finanziata con 4 milioni di euro dalla Regione, ma la Curia torinese ne chiede 10. Un po’ troppo per un falso storico anche se venerato.
Giorgio Gardiol