giovedì 20 maggio 2010

E’ SEMPRE GUERRA

 

La madre che si uccide dissanguandosi parlerà per molto tempo a ciascuno di noi. A quelli che vanno a fare la spesa nel capannone fuori Firenze rovistando tra le casse a terra, a chi fa la fila fuori dal negozio di Salerno dove dopo le sette di sera la merce si vende a metà prezzo. Nelle code, fra le casse sta in fila gente che poi torna a casa e dovrebbe educare i figli nel rispetto delle libertà e delle regole. Per quanto ancora? Le università sono in rivolta, i ricercatori gridano al mondo il trattamento che viene riservato a chi investe in sapere anziché in astuzia truffaldina. È una guerra civile condotta dai ladri contro gli inermi.

 

L'altra guerra quella delle bombe, continua a fare vittime. Ancora due soldati italiani, visi da ragazzini, tra i feriti una donna. La marcia per la Pace è stata domenica. Sembra retorica: ci hanno convinto che sia solo retorica. Invece no: pretendere la pace, fuori e dentro il paese è l'unica battaglia che abbia senso combattere. Con le armi della politica e della parola, speriamo che non sia già troppo tardi. (L'Unità, 18 maggio)