giovedì 26 agosto 2010

CARDINALI CONTRO FAMIGLIA CRISTIANA

Il giorno dopo il nuovo attacco ad alzo zero di Famiglia Cristana contro Berlusconi ("comanda solo lui") e il "berlusconismo" ("ha spaccato in due il voto cattolico", mentre "chi dissente va distrutto"), nella Chiesa prevale la linea della prudenza. Senza "scomuniche" vere e proprie, in qualche modo ieri varie personalità ecclesiastiche hanno voluto prendere le distanze dalle posizioni e dalle irruenze del settimanale dei Paolini. 

"E' lecito che Famiglia Cristiana formuli certi giudizi, anche se questo appare del tutto tendenzioso. Quello che non è corretto è attibuirli al mondo cattolico", ha detto monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio e cappellano di Montecitorio. Anche l'influente patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, dal Meeting di Rimini ha avvertito: "tutta la stampa non deve forzare i toni - ha affermato -, e di conseguenza non deve farlo neanche la stampa di riferimento cattolica, come Famiglia Cristiana ma anche come Avvenire".