martedì 17 agosto 2010

UNA MIA SINTETICA RISPOSTA

Carissimo Signor A.,

intanto mi compiaccio e benedico Dio per il fatto che Lei si è riavvicinato al Vangelo.

Questa non è cosa di poco conto.

Non conosco di Lei né l'età, né il percorso spirituale, né la collocazione ecclesiale, né la cultura. Vorrei esserLe vicino in questo momento di "grande confusione". Certo, se fossi lì vicino a Lei, sarebbe una cosa diversa e il dialogo faccia a faccia ci permetterebbe di approfondire. Qui sono costretto ad una brevità che spiace anche a me. Tuttavia  potremo proseguire il discorso e, se Lei lo vorrà, potremo incontrarci.

Andiamo per punti.

1)     Mi pare che Lei pensi che Gesù in qualche modo abbia fondato la chiesa. Oggi tutta l'esegesi storico-critica ha chiaramente documentato che Gesù non ha mai inteso fondare una chiesa o una religione separata dall'ebraismo. Gesù è vissuto come un ebreo credente nel Dio dei padri e dei profeti. Egli non è mai uscito dalla fede ebraica, non si è mai fatto cristiano o cattolico (!!!). Posso consigliarle di leggere libri di facile lettura e di solido contenuto come "Inchiesta su Gesù" (Mondadori), "Inchiesta sul cristianesimo" (Mondadori), "L'uomo Gesù" (Mondadori). Se vorrà potrò suggerirle altri volumi di Kung, Zirker, Vorgrimler, Denzler, Schillebeeckx, Trilling…

2)     Il passo che Lei cita del Vngelo di Matteo, come il biblista Bruno Corsani e mille altri hanno documentato dopo di lui, può essere una produzione redazionale di Matteo che, in un momento di divisione interna alla comunità, tira in ballo l'autorità di Pietro che aveva saputo far coesistere nello stesso gruppo persone di provenienza e di "cultura teologica" diversa. Del resto al capitolo 18 versetto 18 lo stesso potere di sciogliere e legare viene conferito a tutti.

3)     Se Lei vorrà poi avere un quadro storico di sicura affidabilità. Legga il volume impegnativo e rigoroso di Carlo Papini "Da vescovo di Roma a sovrano del mondo" (Edizioni Claudiana, Torino). Capirà che cosa è il papato. "Pietro nel Nuovo Testamento" (Edizioni Cittadella) Le fornirà in modo esemplare la lettura e le interpretazioni dei passi che riguardano Pietro e così uno capisce che l'apostolo è una figura che sta all'opposto di quella del papa. La bibliografia è sterminata.

4)     La parole ebraica e quella greca che traducono il nostro "chiesa – assemblea – convocazione" non si riferiscono ad un luogo di culto, ma ad un insieme di persone. Ovviamente Gesù, se mai avesse potuto pensare che qualcuno avrebbe in seguito usato il suo nome per giustificare quella azienda che si chiama Città del Vaticano, forse non sarebbe sopravvissuto al dolore. Il Vaticano è venuto dopo, ma questa è tutta un'altra storia. Non mescoliamo la fede con una società per azioni. In ogni caso, se Lei volesse approfondire il "passaggio" dal movimento di Gesù alla chiesa cattolica attuale potrebbe leggere l'opera documentatissima del vecchio teologo cattolico Xabier Picaza "Sistema Libertà Chiesa" (Borla Editore). Anche il volume "Vaticano SPA" (Edizioni ChiareLettere) Le potrà essere prezioso per capire dove il Vaticano tradisce gli insegnamenti di Gesù.

5)     Ma forse bisogna davvero spostare lo sguardo a Dio e a Gesù di Nazaret, il Suo testimone per noi cristiani. Il Vaticano, i pellegrinaggi, le adunate oceaniche, le apparizioni, il mondo delle reliquie e delle indulgenze… sono l'oceano delle devozioni, ma spesso impediscono di vedere l'essenziale o addirittura portano fuori strada. Occorre trovare dei "punti di riferimento" che ci aiutino a scoprire il cuore della fede. Esistono libri, esperienze, preti e comunità con cui è possibile una ricerca aperta per poi potersi costruire un percorso di fede assunto responsabilmente. Se spessi in quale zona Lei vive, forse potrei indicarLe qualche persona o comunità.

6)     Quanto al battesimo dei bambini, mi sembra che l'essenziale sia la fede testimoniata dai genitori. Spesso è un'abitudine e il bimbo/a non sarà accompagnato nel cammino di fede perché attorno non troverà dei genitori credenti. Io ritengo che sia anche percorribile la scelta del battesimo degli adulti che, in qualche modo, risponde meglio alla libera decisione del soggetto. Oggi i sacramenti sono spesso momenti di festa conviviale e parentale senza alcun vero riferimento alla fede. È il trionfo del vuoto.

7)     Le ho scritto quello che penso. Ne faccia l'uso che crede. Io non sono la bocca della verità: ho solo cercato di suggerirLe alcuni strumenti per la Sua ricerca personale.

Il cuore di tutto è la presenza di Dio nelle nostre vite, la fiducia in Lui, il tentativo di vivere le beatitudini enunciate e soprattutto praticate da Gesù.

Le aggiungo un abbraccio affettuoso e Le assicuro il ricordo nella preghiera.

Anch'io sono, come Lei, un povero peccatore mendicante di Dio, alla ricerca della Sua luce e del Suo amore.

          don Franco