Si tratta di impressioni mie, assolutamente personali. Se c'è un luogo al mondo che detesto è l'aeroporto. Tutto è tecnologico, luminoso, grandioso… Le presenze più vistose sono le merci di tutte le "firme" più celebri. È il trionfo del superfluo e del lussuoso. Chi frettoloso, chi stanco, chi annoiato, tutti ugualmente rassegnati ai ritardi, sempre più numerosi. Si mugugna e si sopporta.
Le persone in carne ed ossa scompaiono nella impersonalità di un ticket che si traduce in un numero e di un posto a sedere. Molti girovagano in estenuanti attese da una vetrina all'altra.
Mi metto sempre in cartella un buon libro per superare il "mal d'aeroporto".