martedì 7 settembre 2010

MARCHIONNE E LA LOTTA DI CLASSSE

Marchionne ha fatto a Comunione e Liberazione, radunata a Rimini la scorsa settimana, la grande rivelazione: la lotta di classe non esiste più.

Scrivo all'inizio di settembre, mentre stanno terminando le varie feste democratiche, ma devo dire che l'Italia degli italiani non venduti al potere dà segnali di un certo risveglio.

Lasciamo da parte le "porcherie" dell'incontro Gheddafi-Berlusconi e guardiamo al mondo dei magistrati, delle fabbriche che hanno appena aperto, della scuola…

Il problema non è se esista la lotta di classe di marxiana memoria. Esistono e si estendono le lotte dei precari, delle donne, dei disoccupati, dei magistrati, degli aquilani, degli operatori sanitari, delle carceri, dei giornalisti… E le lotte per l'acqua bene comune restano vive più che mai.

Rom e stranieri hanno dato i primi segnali e l'autunno si presenta caldo. Persino un certo piccolo numero di vescovi grida contro il razzismo strisciante: meglio tardi che mai.