sabato 25 settembre 2010

MENU' DEL GIORNO

Domenica 12 settembre, dopo un pomeriggio di festa con la gioiosa celebrazione del matrimonio di due donne, mi presento all’aeroporto verso le 19. Il volo è previsto per le 20,10 su Boeing di 200 posti RYANAIR.

L’orario, si sa, non è mai rispettato. Arriviamo a Torino con 45 minuti (di ritardo) da Bari e tutti tacciono rassegnati.

Ma, a parte i ritardi di cui nessuno ti dà un pezzo di spiegazione, l’osceno ed insopportabile l’ho visto durante il volo. Non da parte degli altri viaggiatori, ma dal comandante e dall’equipaggio. Ho contato 41 interventi, avvisi, pubblicità. Poche le informazioni sul viaggio e sulla sicurezza e moltissimi gli intermezzi pubblicitari: “vini eccellenti”, “nuove fantastiche offerte”, “cornetto o muffin”, “panini caldi e freddi”, “pizza o hot dog”, “bevande calde”, “acqua”, “birra”, “noccioline”, “formaggio”, “cracker”, “aperitivo”… Ma, dopo l’indigesta pubblicità e il dispiegamento del relativo mercato, mi ha incuriosito il foglio distribuito ai passeggeri. Dopo ogni menu non veniva segnalato il prezzo, ma il risparmio riguardo ai prezzi correnti!! Una vera e propria presa per i fondelli. “Compera che risparmi”. Il passeggero ormai è solo più un consumatore.

Ma l’oscenità del viaggio non era ancora finita. Il personale di viaggio si è messo a vendere “orologi a 10 euro” e ha messo in piedi un “gratta e vinci”…

Pochi hanno acquistato i prodotti e pochi hanno grattato e nessuno ha vinto, ma… vendere è diventata una ossessione.

Era un viaggio notturno… Mi aspettavo sobrie informazioni sul viaggio e più puntualità. Ma non è pazzia, violenza, mancanza di rispetto per le persone “bombardarle” di parole, di pubblicità, di illusioni?

Nessuno pensa tra questi signori che dopo una giornata intensamente vissuta non ci sia nulla di più bello di un po’ di silenzio, di ascolto del proprio cuore, di riflessione su ciò che si è vissuto?

Ci rubano anche il silenzio e ci impongono il chiasso. E noi sopportiamo tutto con quell’insano e italico senso di rassegnazione ad un mitico destino.