lunedì 6 dicembre 2010

CURZIO MALTESE

 “Non si tratta soltanto di Berlusconi e del suo governo ormai fantasma, ma di una stagione intera e di un costume politico diffuso a destra e a sinistra, fondato sul delirio narcisistico dei cosiddetti leader, il populismo, la cialtroneria, la litigiosità, insomma la tv spazzatura tradotta in pensiero unico. Un degrado che riguarda un po’ tutti, più i berluscones certo, ma anche gli antiberlusconiani dell’ultima ora.

Leggo per esempio che gli ultimi bersagli dei «vaffa» di Beppe Grillo sono nell’ordine Roberto Saviano, Nichi Vendola e l’avvocato Giuliano Pisapia, vincitore delle primarie milanesi. Le ragioni, per così dire, sono piuttosto confuse. Ma più che la politica, in questi casi, come ha fatto notare Massimo Bordin di Radio Radicale, conta il più animale degli istinti capitalistici: la concorrenza. Grillo è titolare di una ricca azienda dove si vende indignazione a 19 euro più spese di spedizione e se un altro gli apre una filiale accanto s’infuria, minaccia di mandargli la Finanza, lo dipinge ai clienti come un truffatore.

Il guaio è che tutta la vita pubblica italiana è governata da questa mentalità da bottegai.