Paolo Cosicci su Il Venerdì del 3 dicembre documenta come la Regione Veneto regala alla chiesa cattolica un fiume di soldi che garantiscono un ritorno di voti. È sempre mercato...
“Il Veneto alluvionato non rinuncia a finanziare chiese e oratori. Nei giorni successivi al disastro di novembre, mentre il governatore Luca Zaia chiedeva sostegno e contributi speciali al governo («prima noi e solo dopo Pompei») l’assessore pdl ai Lavori pubblici, Massimo Giorgietti, annunciava un contributo di due milioni duecentomila euro per «il restauro e la manutenzione delle chiese e dei patronati». Spiegando che si tratta di «luoghi unici di dialogo e di incontro, dove vengono trasmessi, soprattutto ai giovani, quei valori e quegli ideali che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura».
I primi a saltare sulla sedia sono stati quelli dell’Unione atei e agnostici razionalisti di Verona, che hanno parlato di «clientelismo elettorale». Non ci va leggero neanche Nicola Atalmi della Federazione della sinistra, che da consigliere regionale aveva già sollevato il caso dei cappellani sul libro paga degli ospedali e consegnato a marzo al patriarca di Venezia Angelo Scola e all’assessore alla Sanità dell’epoca duemila firme contro l’assunzione di 96 preti nelle Asl come consulenti spirituali. «Questo del finanziamento alle chiese, che beneficiano già dell’8 per mille, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi. Negli anni, la Regione è stata costretta a tagliare capitoli importanti della spesa sociale, ma ha sempre trovato i fondi per una particolare forma di assistenza ai sacerdoti “in tarda età”». Il contributo, tre milioni e mezzo nel 2008, «non va direttamente agli anziani religiosi - i quali, peraltro, ricevono una regolare pensione - ma all’ottantina di comunità religiose che li ospitano e assistono». Tra le province che hanno avuto il contributo più alto c’è quella di Verona: quasi 256 mila euro. Qualche esempio? Trentamila euro andranno all’impianto di riscaldamento della parrocchia San Giuseppe dell’Adige a Basson, ventimila serviranno alla parrocchia di Santa Maria Maddalena di Novaglie per la canonica. E così via ristrutturando. Con i soldi di tutti.”.