Permesso accordato. Nel 2011 potranno partire i lavori della nuova moschea di via Urbino 5, quella che sostituirà il centro islamico di corso Giulio Cesare, ormai in condizioni più che precarie. Dopo una lunga trafila burocratica, durata mesi e mesi, con scambio di progetti, documenti e dichiarazioni scritte tra i vertici dell’associazione “La Palma” e gli uffici tecnici di Palazzo Civico, il presidente Abdelaziz Kounati ha ritirato ieri dal settore edilizia privata il permesso per costruire. O meglio, il permesso per ristrutturare la palazzina abbandonata che si trova nella zona Nord della città. Una ex fabbrica in disuso acquistata grazie anche al contributo erogato dal governo del Marocco, cosa che aveva agitato gli animi della Lega Nord, che si è sempre opposta al progetto, e del centrodestra.
L’associazione ora può partire con la ristrutturazione: saranno realizzate uscite di sicurezza, verranno bonificati alcuni piccoli impianti contenenti amianto, saranno realizzati nuovi servizi igienici, saranno rimesse a posto le diverse sale. Non sarà solo una moschea, ma un vero centro culturale. “Vogliamo dare un luogo dignitoso alla nostra comunità – aveva detto Kounati durante un sopralluogo dei consiglieri comunali e dell’assessore all’integrazione Ilda Curti – ma nello stesso tempo cerchiamo il dialogo con la città e ci mettiamo al servizio delle famiglie in difficoltà. L’ingresso sarà una porta in vetro perché tutti possano vedere cosa facciamo e in questo modo vogliamo trasmettere trasparenza”.
La gestione della moschea sarà possibile grazie a offerte e contributi e i bilanci saranno resi pubblici. Il complesso non avrà minareto per non turbare la sensibilità cristiana e sarà aperto a chiunque. Kounati ha confermato in più occasioni che l’imam verrà scelto tra quelli che dimostrino di conoscere la cultura e la lingua italiana e la predicazione avverrà in parte in arabo e in parte in italiano.
(Repubblica, 31.12.2010)