Il governo cambia il testo sul federalismo fiscale a favore della chiesa cattolica. Luisa Grion documenta su Repubblica del 21 gennaio questa ultima porcheria: un regalo da 700 milionio di euro alla vigilia della riunione dei consiglio dei vescovi italiani.
"Nel rush finale verso il federalismo l'ultimo regalo va alla chiesa. La bozza del provvedimento, che fra mille polemiche mercoledì prossimo andrà al voto, da ieri prevede uno sconto a favore della Santa sede: gli immobili di proprietà del Vaticano, le sedi di culto, gli ospedali e le cliniche private legate alla chiesa, gli oratori, ma anche le scuole private e gli alberghi gestiti dal mondo cattolico non verseranno un euro per la nuova Imposta municipale unica prevista dal federalismo per rimpolpare ( dal 2014) le casse dei comuni. L'ultima versione elaborata dal ministro leghista Calderoli arriva in un momento difficile per i rapporti fra governo e chiesa, prevede una esenzione totale e corregge il testo originale che non prevedeva sconti.
Il dono, esteso agli edifici ecclesiastici non di culto, è stato offerto ricalcando il modello già utilizzato per le esenzioni Ici, nonostante a suo tempo Bruxelles avesse manifestato molte perplessità in proposito.
Lo scorso ottobre la Commissione Ue aveva infatti chiesto al goverrno italiano spiegazioni sul benefit fiscale, sospettato di rappresentare un illecito aiuto di Stato. Dall'Italia, ha sottolineato ieri la portavoce di Almunia, non è arrivata risposta . In compenso è arrivato il raddoppio".