giovedì 10 febbraio 2011

GERARCHIA COMPROMESSA

Il “disagio” dei laici cattolici per le posizioni pubbliche della gerarchia ha nuovi gravi motivi.

Ricevendo il nuovo ambasciatore d’Italia, a metà dicembre, il papa, come capo di Stato, ha ringraziato il governo italiano “per quanto ha fatto contro il tentativo di eliminare il crocifisso dai luoghi pubblici” dicendo che “si è mosso in conformità a una corretta visione della laicità e alla luce della sua storia, cultura e tradizione”. Il crocifisso nelle scuole – ipocrisia di origine fascista e usata dal padano-razzismo – compensa forse la crocifissione dei poveri del mondo, respinti dal governo italiano in mano a dittatori e predoni feroci? Con quale responsabilità si fa parlare così il papa? Con quale conoscenza della realtà e quale coscienza dei primari valori umani e civili? Ma sanno questi clero-burocrati a chi vendono la Chiesa? 

E prima, il 9 dicembre, in una cena festosa in Vaticano, i nuovi cardinali si sono presentati al premier e ai maggiori ministri. C’è qualcosa da festeggiare nella crisi materiale, e soprattutto morale, dell’Italia di oggi?

(Enrico Peyretti)