martedì 29 marzo 2011

ILCONFRNTO CON IL DIVINO

Non sarà che il problema di oggi, di tutte le religioni, è proprio questo: non prendere davvero seriamente Dio, e invece usarlo come oggetto dei propri travisamenti, una sorta di specchio deformante...

Moni Ovadia: diciamo che tutte quelle grandi manifestazioni di religiosità hanno una allarmante ridondanza di parole come se si volesse ricoprire Dio, tenerlo a bada, tenerlo lontano, per non misurarsi realmente con Lui, con quello che realmente è e soprattutto non è. io penso che il Divino non chieda all’essere umano di credere in Dio, ma di credere nei suoi simili – un’impresa assai più difficile.

Ciò che su diceva prima con il racconti di Buber: aiuta l’altro come se fossi tu solo a poterlo fare.

Moni Ovadia: racconto un aneddoto ebraico al proposito. Gli ebrei decidono di non essere più ebrei, perché ne sono stanchi. Così dicono al Padre Eterno: “Non vogliamo più essere ebrei, vogliamo essere un popolo qualsiasi, siamo stufi, ne abbiamo passate troppe!”. Il Padre Eterno, con molta comprensione risponde: “Va bene, va bene come dite voi però almeno restituitemi quello che vi ho dato”. Così partono verso il cielo milioni di vagoni di tonnellate di libri, di fogli, di discorsi, di carte, finché esce la mano dell’Eterno a bloccare il carico e la sua voce ironica spiega: “Eh no ragazzi! Un momento. Io di libri uno ve ne ho dato. Tutto il resto tenetevelo”. L’uomo spesso si innamora delle proprie parole e le vuole attribuire a Dio, rinunciando alla propria responsabilità, Ci pensa Lui, rimettiti a Lui. Per tale motivo è bene sempre tenere presente come un faro il racconto meraviglioso “il buon ateismo” riferito da Buber. Ha ragione Lévinas: se ci si vuole cimentare nell’ardua impresa di confrontarsi con il Divino del monoteismo bisogna passare dalla stazione dell’ateismo e sostarvi per poi cercare di oltrepassarla, eluderla non serve. Certo si tratta di un cammino impervio, difficile persino da concepire, ma solo così vale la pena di cimentarsi.

(Moni Ovadia, Difendere Dio, a cura di Gabriella Caramore, collana Uomini e profeti, Morcelliana, Brescia, 2009, pp. 68-70).