martedì 24 maggio 2011

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Le poste? Una piaga sociale nazionale . Di referendum ce ne sarebbe voluto anche un'altro per chiedere che le poste tornassero a lavorare con portalettere a tempo indeterminato come era una volta , ogni portalettere aveva la sua zona conosceva tutte le persone e passava tutti i giorni . adesso con il lavoro interinale dicono che fanno lavorare più persone ... ma cosa vuoi che lavorano poveri ragazzi , non riescono a imparare nemmeno le strade che devono percorrere per la consegna della posta che già gli è scaduto il contratto , prima che viene rimpiazzato da un'altro e impara di nuovo gli indirizzi riuscirà si o no a fare qualche consegna ed ecco che gli finisce il contratto anche all'altro . E chi è a pagarne le spese ? Il povero cittadino che non riceve più la posta e quando la riceve si vede recapitare una montagna di posta arretrata tra cui bollette scadute dove gli tocca pagare anche la mora per ritardo pagamento .
E come questo son tante le cose che non funzionano per causa del lavoro interinale.  E dicono che sono aumentati i posti di lavoro ma è solo apparenza e la qualità del lavoro è pessima .
 
 
 
Armando Lombardi .un assiduo lettore del bolg