Crolla il gradimento al premier e crollano le azioni Mediaset.
La "stangata" al TG 4 è un fatto molto relativo, addirittura inconsistente. Sarebbe stato efficace se a pagarlo fosse stato colpito Emilio Fidofede, che avrebbe chiesto la somma al suo padrone, direttamente oppure tramite un prestito a Lele Mora.
Ma la vera stangata a Mediaset arriva dalla Borsa, anche se si sta cercando di farla passare inosservata.
L'andamento delle azioni mediaset rispecchia l'andamento del consenso di Berlusconi, Tali azioni, infatti sono passate, in soli due mesi, da 5,70 a 3,77 di questa mattina.
Se a tutto ciò aggiungiamo che alla fine di questo mese sarà depositata la sentenza di appello inerente la penale imposta a Berlusconi per la truffa Mondadori, quando fu condannato a pagare 750 milioni di euro (1.500 MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE), in aggiunta anche alla mega liquidazione richiesta dalla seconda moglie, cè solo da provare tanta pena per questuomo che ha impiegato una vita di truffaldinerie per crearsi una fortuna immeritata e si vede sfumare tutto a causa della sua smodata ingordigia e avidità di potere, che il popolo elettore ha, finalmente, capito.
In Sicilia vige un detto: Ad arbulu cadutu accetta accetta
(Quando un albero cade tutti corrono a tagliarlo con lascia)
Perdendo lo scranno di Milano il cavaliere scivolerà nel precipizio anche perchè le sue banche di non dispongono di depositi sufficienti a formalizzare acquisti di comodo per sostenere il valore delle azioni, anche se scateneranno una campagna pubblicitari a sostegno dei CC a tassi fuori mercato; così rischieranno non solo i possessori delle azioni, ma anche quanti dovessero effettuare depositi nelle banche cavalleresche.l
Vedremo lunedì prossimo; se dovesse vincere Pisapia, allora la fiducia al premier scenderà sotto la soglia della tolleranza, seguita dal valore delle azioni mediaset che potrebbe perdere ulteriormente e scendere sotto la soglia di guardia di tre punti, che sta ad indicare uno stato di sofferenza molto vicino alla bancarotta.
I canali mediset non operano come servizio pubblico da cui lucrare le vendite degli spazi pubblicitari, ma come megafono del cavaliere, per ampliare e dilatare il suo pensiero unico come se fosse una pagina dei vangeli. Il crollo azionario sarà seguito dal crollo della raccolta di pubblicità, e non serviranno gli inviti ricattatori rivolti agli acquirenti degli spazi pubblicitari a non servirsi della concorrenza. Si gioca a Milano il destino di Mediaset, perchè non ci sono guerre in vista a cui partecipare per lucrare finanziamenti e salvarsi dalla bancarotta. (v. Iraq).
Rosario Amico Roxas