lunedì 9 maggio 2011

IL MIO PAESE NON E' SOLO COSI'


Patrizia Morgante
Cara/o amica/o che non vivi in Italia, immagino che in questi giorni i giornali del tuo paese saranno pieni, tra le altre notizie (sicuramente più importanti), di ciò che sta avvenendo nel mio paese, l’Itlia. Ti appariremo sicuramente ridi­coli, mediocri, superficiali. Lo capisco e mi dispiace, per questo ti scrivo. Siamo l'oggetto di barzellette e di spet­tacoli comici. Ma il mio paese non è solo questo. E’ anche questo purtroppo. Oggi è la sola parte dell’Italia che brilla e che si vede in TV: quella provinciale, quella furba, quella del padrone, quella meschina, quella degli opportunisti ... D'altronde oggi ciò che si vede in TV sembra essere l’unica realtà vera. In­vece no ... il mio paese è anche altro. Non voglio parlarti delle glorie di un  tempo, degli uomini e delle donne che sono il nostro orgoglio, sarebbe reto­rico. Vorrei parlarti dell’altra Italia di oggi, di quelle donne e quegli uomini che non fanno notizia ma che sono la nostra speranza per uscire da questo “bordello politico".
E’ l’Italia ...
dei tanti che a Palermo lottano contro il pizzo rischiando lo propria vita;
degli insegnanti che nonostante lo Gel­mini credono che devono formare dei cittadini responsabili e non dei soldati per le aziende;
delle persone che portano avanti il commercio equo e la finanza etica;
delle donne in pensione che fanno volontariato in ospedale o al pronto soccorso;
delle comunità cristiane di base che vogliono un cristianesimo critico, incarnato e non solo pietoso;
dei magistrati e dei giudici che si alzano ogni mattina per fare il loro lavoro contro la criminalità e la mafia, nonostante il pericolo di vita e le accuse di altre istituzioni;
dei sindaci che intendono la politica come un servizio alla propria comunità di appartenenza e come un onore ricevuto quella di governarla;
dei giornalisti e degli scrittori che non hanno paura di fare inchieste e pubblicarle;
dei tanti volti comuni che non sanno da chi farsi rappresentare in Parlamento, perché oggi più che mai la politica è “brutta”;
dei tanti che non amano che la Chiesa scenda a patti con il governo di destra per meri interessi economici.
Il mio paese è anche il paese del buon cibo: ciò che la natura ci ha donato lo usiamo per far star bene le persone. Il buon cibo è il nostro linguaggio di accoglienza dell’altro con generosità…
Il mio paese non è solo il berlusconismo imperante, c’è altro, molto altro…
Patrizia Morgante, italiana da 43 anni, ma verso una cittadinanza più inclusiva, meticcia e transnazionale.