lunedì 27 giugno 2011

CHIESA LOCALE E DECISIONI: RICEVO DA DON FEDERICO BOLLETTIN

Mi ritengo un buon lettore di quotidiani,soprattutto quelli locali,ma non ho molto l'abitudine di soffermarmi su quelle pagine che raccolgono le lettere dei lettori.

E'un peccato! Dovrò imparare a non tralasciare queste pagine, perchè il più delle volte racchiudono riflessioni sulla realtà meno espressa e più vissuta ...
E così, questa settimana, mi sono imbattuto in una di queste lettere (che riporto in calce!!) su uno dei problemi più urgenti, ma anche il più sottaciuto: si chiude una comunità parrocchiale!!!
Ma come?? La Chiesa cattolica locale, che dovrebbe identificarsi nel proprio ministero evangelico, cioè nel proprio essere "BUONA NOVELLA" per l'uomo contemperaneo ... Proprio LEI chiude bottega???  E, si dà il caso, proprio con una decisione capace di infrangere il cuore di chi l'ha presa.
Ma chi l'ha presa questa decisione? E su quali basi? E, con chi, l'ha analizzata e vissuta?...
Che una "pecorella" di questa comunità ecclesiale si metta a scrivere ad un giornale, per chiedere delucidazioni in merito, mi sembra un fatto estremamente grave: dov'è finita la "ECCLESIA"? In essa qual è il ruolo del "popolo di Dio"?
La redazione risponde, dicendo, che è il momento di far emergere il laicato: certamente! ... Dopo avergli fatto trovare la porta dell'ovile chiusa!!!
Non si possono affidare compiti ad un laicato che non è mai stato fatto crescere e di cui non ci si è mai fidati!
Come potranno vivere il loro essere Chiesa quando sono stati relegati per anni a ruoli di "paggetti di corte"?
E quei momenti,definiti importantissimi,di condivisione ecclesiale,quali il Consiglio Pastorale Parrocchiale o il Consiglio Vicariale,a cosa servono? Oppure tutti quei numerosissimi incontri formativo-catechistici? Oppure quei bellissimi incontri di "agape fraterna"? ...
MI CHIEDO: CHE COS'E' LA CHIESA?  DA CHI E' FORMATA?  SU QUALI FONDAMENTA CRESCE E SI SVILUPPA?
Nel Vangelo di Giovanni leggo: - Non voi avete eletto me,ma io ho eletto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga,affinchè qualsiasi cosa chiediate al Padre nel mio nome ve la dia. - (Gv15,16), e più avanti leggo ancora: - Questo vi ho detto perchè abbiate pace in me.In questo mondo avete da soffrire;ma abbiate coraggio:io ho vinto il mondo - (Gv16,33).
Non conosco la situazione di questa comunità cristiana della provincia di Bergamo e non voglio giudicare la presa di posizione dell'Ordinario,
ma se il messaggio fondamentale è : - Ed ecco:io sono con voi tutti i giorni,sino alla fine del mondo - (Mt28,20b), non è possibile che alcuni cristiani si sentano abbandonati o trattati come un'azienda che subisce una serie di tagli a causa dell'incapacità del datore di lavoro di trovare ... Operai ... Disposti a lavorare nella sua vigna!!!!
AGOSTINO, PRETE SPOSATO.


LE NUOVE NOMINE
Le decisioni sulla parrocchia di Zingonia
Spettabile redazione,
apprendiamo dal vostro giornale la spiacevole decisione della curia di «spostare» (diciamo così), sia il parroco che il curato della nostra parrocchia sita in Zingonia. Per noi comunità una doccia fredda, basiti,attoniti ed increduli per l'accaduto,non riusciamo a capacitarci
della decisione presa dalla curia di Bergamo, sulla base di cosa? Di numero di abitanti? Di cattolici frequentanti? Di entrata economica?
Nessuno ha chiesto alla comunità,nessun comunicato al consiglio pastorale, nessuna informazione in merito. Un solo,lancinante taglio netto a tutto ciò che in 10 anni, questi preti fantastici hanno costruito. La parrocchia è una parrocchia, viva,allegra, piena di bambini e giovani, e tornata a vivere grazie ai preti che «insieme» alla comunità hanno cooperato perché ciò potesse avvenire, in un paese dove l'integrazione, la
collaborazione era fondamentale per tutti noi. Nessuno ai piani alti della diocesi si è soffermato a pensare che forse la decisione presa era la peggiore in assoluto. Questo porterà ad una spersonalizzazione di una comunità, già ampiamente sofferente per altre problematiche
territoriali. Per noi, per i nostri ragazzi, per gli anziani era un punto di riferimento importantissimo;loro, i nostri preti, soprattutto per i giovani così restii a frequentare oratori e Messe, erano e sono a tutt'oggi importanti, fondamentali.
Sul vostro giornale si leggono solo fatti di cronaca su Zingonia,ma Zingonia non è solo cronaca, ma un paese, una comunità multietnica, unita,compatta e che non vuole far morire la propria identità.
_ M. CRISTINA FONTANELLA
una catechista,
giovane donna e credente
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Abbiamo fatto qualche telefonata per mettere insieme alcuni elementi di una risposta a una lettera che, ci pare, è dettata soltanto dalla passione per la Chiesa e per i problemi che la agitano.
Prima osservazione che ci è stata formulata. Queste decisioni non sono mai frutto di puro calcolo, sul numero dei cattolici o, peggio, sulle economie di una comunità, ma nascono da un insieme di valutazioni spesso molto varie. Del tipo: l'appartenenza allo stesso comune di una parrocchia vicina, l'omogeneità del territorio,le possibilità di collaborazione,le collaborazioni già in atto...
Seconda osservazione. La situazione della nostra diocesi in cui tutte le comunità, anche le più piccole, avevano un loro sacerdote è completamente cambiata. Ogni anno i sacerdoti in servizio diminuiscono,soprattutto i giovani. È necessario mettere in atto forme varie di collaborazione, forme nuove di presenza del sacerdote,forme sempre più significative di coinvolgimento dei laici. Minor presenza di preti
dovrebbe significare più comunità.
Ultima osservazione. Ci è stato assicurato che le decisioni sono dolorose per chi le subisce ma anche e soprattutto per chi le deve prendere. I superiori non sono degli impresari che tagliano il personale, ma «pastori» che, avendo presenti le esigenze di tutta la diocesi,cercano di dosare le decisioni in modo che il «male» di oggi possa diventare il bene di domanie la rinuncia di qualcuno possa essere un bene per la
Chiesa intera.
Non ci sono state fornite specifiche considerazioni su Zingonia e le persone interessate.
Anche Zingonia è un riflesso locale di un problema generale che sta toccando tutti, in maniera diretta o indiretta.
(da L'ECO DI BERGAMO,22-06-2011: LE LETTERE)

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