Riporto da L’Unità del 14 maggio alcune riflessioni di Cancrini:
“Comunione e Liberazione è il braccio armato, in politica, dell’Opus Dei. Con l’aiuto determinante di Formigoni e della Moratti, l’Opus Dei ha messo pesantemente le mani nella sanità e nella università di Milano dove trovare un posto di lavoro o sviluppare una carriera è di fatto impossibile senza la sua benedizione. Bisognerebbe probabilmente rivolgersi ad un rabdomante, d’altra parte, per trovare qualcosa oggi non dico di divino ma anche soltanto di spirituale nell’Opus Dei e nel modo, settario, antidemocratico e maschilista in cui funziona: profondamente influenzando o violentemente tentando di influenzare la vita di quelli che le si avvicinano (sposando, magari, un suo affiliato).
Che il Vaticano non se ne vergogni e continui ad appoggiare anche con la beatificazione del suo fondatore una setta che offende con tanta disinvoltura, nella pratica della sua attività quotidiana la parola di Gesù dispiace ma non è alla fine così importante per chi da cattolico deve solo scegliere, domenica, fra la voce dei cardinali milanesi, da Martini e Tettamanzi, e quella dell’Opus Dei che tanto punta sulla Moratti”.