"SETTIMO CIELO"
Se volete sorridere un po’ su quella pagina che è “Settimo Cielo” dell’Unità di mercoledì 8 giugno, trovate una suadente difesa del papa firmata da un bravo giornalista e prete che è Filippo Di Giacomo.
Leggo sempre questa pagina che potrebbe benissimo figurare in un bollettino parrocchiale. Ecco alcune righe:
Quando parla ai cattolici, Joseph Ratzinger sarà libero di dire loro cose cattoliche? Si può forse contestargli il diritto di indicare quale sia la strada da seguire per uniformare la propria vita ai precetti evangelici? Una cosa è certa, a Zagabria il Pontefice non ha scomunicato nessuno, non ha lanciato anatemi, non ha pronunciato condanne. Non dovrebbe essere particolarmente faticoso per i vaticanisti ricordare che, quando parla di temi eticamente sensibili, Benedetto XVI si distingue per la delicatezza del suo argomentare. In occasioni simili (in Brasile, negli Usa) Giovanni Paolo II batteva il pugno e lanciava ammonimenti. Forse, quelli sì, erano anni in cui la Chiesa condannava. Oggi, con Papa Ratzinger, la Chiesa vuole persuadere. Lo ha notato Sergio Criscuoli nel suo servizio per il Tg Tre delle 19 domenica scorsa: l’espressione più forte usata dal Papa è stata l’invito, rivolto ai fedeli, di «combattere una mentalità». Un’attitudine, ha commentato Criscuoli, che un laico chiamerebbe «battaglia culturale». E che comunque non confligge, anzi esprime grande rispetto, per tutti coloro che non sono cattolici ma hanno anche loro messo al primo posto, come il Pontefice, «la qualità delle relazioni umane».
Vallo a dire agli omosessuali che a Zagabria il papa non ha attaccato le coppie di fatto… Questa è una leggenda, caro Di Giacomo. Ma il peggio dell’articolo che il nostro don Filippo Di Giacomo dovrebbe forse riflettere teologicamente su uno svarione.
Il papa dice cose “cattoliche”? Quali? La chiesa cattolica non è la gerarchia e le “cose cattoliche” che il papa dice, spesso non sono condivise dai cattolici. Se la “sacralità della vita” è una “cosa cattolica”, nella chiesa ci sono pareri assai diversi.