non ricordo più la precedente corrispondenza, ma è ovvio che per leggere la Bibbia con un minimo di "saggezza" sono utilissime le informazioni dell'antropologia e delle scienze storiche alle quali Lei allude. La Bibbia non è affatto "Parola di Dio", ma è "scrittura umana e patriarcale" che, nel contesto culturale di quel tempo, ci testimonia la ricerca di Dio di quegli uomini e quelle donne. È non una "telefonata divina", ma una testimonianza di fede data nei termini e nei codici linguistici del tempo. Israele va inserito nel vicino Oriente antico e il linguaggio mitico era diffusissimo in quel "mondo". C'è di più: l'ideologia del popolo eletto facilitò questa operazione sempre comoda alle "caste" che hanno redatto gran parte del Pentateuco. Questo non svilisce l'importanza delle Scritture, ma ci mette in un rapporto più responsabilizzante con Dio di cui la Bibbia non è "fotografia" o "telefonata". È molto prezioso "desacralizzare la lettura" per accogliere il messaggio. Quando dopo la lettura del Vangelo o di un passo qualunque della Bibbia sento proclamare "E' Parola di Dio", mi sento davvero male. La Bibbia è testimonianza umana della ricerca di Dio, una ricerca a tappe, con contraddizioni. Per questo amo tanto l'umanità-storicità delle Scritture: in un "paesaggio" umano, fin troppo umano, siamo sollecitati a cercare le "luci" di Dio, di un Dio che non ha voluto accecarci con la Sua luminosità ma ha accettato di parlarci attraverso i tempi e attraverso testimonianze datate. Io sono innamorato del Primo o Antico Testamento perché è dentro questa "contraddizione" che Dio ci parlava ieri e ci parla oggi. Ovviamente chi cerca nella Bibbia le risposte ai problemi di oggi, chi la legge così come suona, compie una operazione in cui non si ha coscienza della distanza tra la Scrittura e la Parola di Dio. Questa Parola di Dio deve nascere nel nostro oggi, come una fiaccola che viene accesa da un "fiammifero" antico. Quanto all'omosessualità (avrei da scriverle 20 pagine!), la Bibbia non conosce la realtà dell'omosessualità come oggi l'esplorazione delle scienze umane conosce ed illustra. Chi usa la Bibbia per condannare l'omosessualità, è un ignorante sul piano esegetico ed ermeneutico oltrechè storico. Scusi la brevità, ma sono di fretta. Un abbraccio a Lei don Franco
giovedì 9 giugno 2011
UNA RISPOSTA
Caro Signor Riccardo,