martedì 30 agosto 2011

,,LE RAGAZZE CREDONO DI EMANCIPARSI

Riporto l’intervista al sociologo Franco Garelli comparsa su Repubblica del 20 agosto:

 

«Le ragazze non vogliono imitare il modello delle madri. Così facendo però finiscono col cercare di rendersi uguali ai coetanei maschi nei comportamenti peggiori: bere troppo, diventare aggressive verbalmente o fisicamente». Franco Garelli, docente di Sociologia all' Università di Torino, studioso attento dei comportamenti giovanili, commenta così l' allarme sul consumo delle giovanissime.

Quali sono i gruppi più a rischio?

«Le giovanissime, dai 14 anni in su, che vogliono bruciare le tappe e differenziarsi dal modello materno. Bere troppo è uno dei mezzi più facili, e si crede, a torto, di poterlo controllare, mentre altre sostanze come le vecchie e nuove droghe fanno più paura. Per questo i maschi si drogano di più, mentre la distanza maschi-femmine nel consumo di alcol diventa sempre più piccola».

Come si può prevenire l' eccesso?

«Proponendo modelli di differenza, rafforzando bambine e ragazze nell' idea che essere diverse è un valore e un elemento di forza e di fascino. È comprensibile che una ragazza non voglia essere o apparire debole e subordinata, ma il compito dei genitori è mostrarle che si può essere forti in modo diverso se si è femmine, e che questa differenza è spiazzante, affascinante, mentre l' imitazione al ribasso non lo è».

I divieti sono utili?

«Assai poco. Vale di più riuscire a far capire che per essere una donna forte domani è meglio restare se stesse che fare come i compagni».