lunedì 29 agosto 2011

UNITI CONTRO L'ABORTO

 La chiesa russa e gli evangelicali statunitensi hanno unito le loro forze per difendere una concezione tradizionale della famiglia e lottare contro l’aborto in Russia. Questo paese presenta uno dei tassi più elevati di aborto nel mondo. il 29 e il 30 giugno scorso, il Congresso mondiale delle famiglie ha organizzato, in collaborazione con il Patriarcato di Mosca e altri sostenitori russi di una visione tradizionalista della vita di famiglia, una conferenza intitolata “La punta demografica di Mosca: la famiglia e il futuro dell’umanità.” Situato a Rockford, nell’Illinois, il Congresso mondiale delle famiglie è un’organizzazione che difende il matrimonio eterosessuale e milita contro l’aborto.

Metodi evangelicali adottati dagli ortodossi. Fra gli intervenuti alla conferenza, che si è interessata alle cause del declino spettacolare della popolazione in Russia, figuravano il patriarca ortodosso russo Kirill I°. Sotto il suo mandato, la Chiesa ortodossa russa ha adottato diversi metodi di azione sociale e missionaria degli evangeli cali statunitensi. Erano presenti oratori della Russia, dell’Europa e degli Stati Uniti.

Secondo le statistiche ufficiali, 1,3 milione di aborti sono stati praticati in Russia nel 2009, su una popolazione di 143 milioni di abitanti, in declino da oltre vent’anni. Nel 1995, il Paese contava 148,5 milioni di abitanti.

L’arrivo recente a Mosca e in altre grandi città del Paese, di migranti musulmani originari del Caucaso russo e da ex repubbliche sovietiche ha portato molti russi a temere che i musulmani, il cui tasso di natalità è elevato, saranno fra poco più numerosi di loro. Alla fine dello scorso anno, violenti scontri si sono verificati a Mosca e davanti al Cremlino tra tifosi di calcio nazionalisti russi e musulmani del Caucaso Nord.

Per diversi decenni, gli evangelicali statunitensi e la Chiesa ortodossa russa sono stati divisi dalla politica della guerra fredda e da divergenze teologiche che sembravano insormontabili. La loro alleanza però è stato ufficializzata quest’anno quando il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento dei rapporti esteri del Patriarcato di Mosca, si è recato negli Stati Uniti per incontrare evangelicali americani. Il viaggio era organizzato dall’evangelicale statunitense John Bernbaum, fondatore e presidente dell’Istituto russo-americano di Mosca, un istituto scolastico di ispirazione religiosa, e il banchiere Bob Foresman, molto legato all’ambiente evangelicale, che dirige la banca Barclay’s in Russia. Fra i principali punti all’ordine del giorno di quell’incontro figuravano i valori familiari e la lotta contro l’aborto.

Giovane movimento anti aborto. In Russia, il giovane movimento anti aborto – che ha adottato la tattica americana di mobilitazione dei militanti davanti alle cliniche in cui si pratica l’aborto, e che prevede anche di aprire cliniche ostetriche in cui l’aborto non sarà praticato – usufruisce anche del sostegno del Cremlino. Se la prima donna Svetlana Medvedeva evita di essere troppo veemente nelle sue critiche, essa è comunque una militante anti aborto. Nel novembre scorso, la moglie del presidente Medvedev era una delle oratrici principali in un forum organizzato da “Maternità inviolabile”, un’organizzazione anti aborto diretta da Natalia Yakounina, moglie di Vladimir Yakounine, capo delle ferrovie russe, i cui stretti legami con la Chiesa ortodossa russa sono ben noti. “Lo Stato deve aiutare le donne a tenere i propri figli” aveva dichiarato Svetlana Medvedeva.  

Nota Bene: Tutti i fondamentalismi si ritrovano d'accordo contro l'emancipazione e i diritti civili delle persone.