Ho deciso di andare a Roma per fare anchio la mia protesta.
Si tratterà di una manifestazione sui generis, in quanto sarò solo ad elevare il mio dissenso.
Protesterò contro la legge di gravità; questo governo legifera su tutto, senza badare ai vari contenuti, essendo stato eletto dal popolo e, quindi, in possesso di un potere assoluto. Ritengo quindi che abbia lautorità e lautorevolezza per bandire tale ignominiosa legge che troppo spesso ci fa ruzzolare a terra.
Peraltro sono certo del sostegno del premier in quanto, in assenza di tale legge, non avrebbe ricevuito quella famosa duomata in faccia.
Ovviamente presenterò al Ministro degli interni una fidejussione bancaria a garanzia dei danni che potrei provocare nella concitata manifestazione che andrò a fare.
E chiaro che intendo rispondere solo dei danni fatti da me, non posso rispondere di ciò che altri potrebbero fare.
Da solo, scortato dalle forze dellordine, con traffico bloccato e cittadini penalizzati, ma si tratta di un mio diritto al quale non intendo rinunziare.
Il problema sorge se dovessero presentarsi degli infiltrati; essendo da solo non potrei occuparmi del servizio dordine, specialmente se dovessero presentarsi in centinaia o migliaia: contrari alla legge di gravità devono essercene parecchi, per cui il mio timore di spontanee adesioni risulta quanto mai possibile.
Penso ai portuali di Genova, agli scaricatori dei mercati generali, gente dai muscoli efficienti che solo con uno sguardo sfondano una vetrina.
Lo dico a-priori, non intendo rispondere del comportamento altrui; la mia protesta è motivata e intendo
esercitare il mio diritto, peraltro garantito dalla Costituzione.
Mi piacerebbe che lattuale ministro degli interni prendesse atto di questo problema ed elaborasse un emendamento alla sua proposta di legge di chiedere garanzie reali a chi protesta, in grado di salvaguardare i diritti di tutti, anche di chi , come me, intende protestare da solo contro una legge iniqua che mi perseguita da 68 anni.
Rosario Amico Roxas