lunedì 24 ottobre 2011

GLI INVISIBILI DELL’UFFICIO ACCANTO

Il 13% delle persone omosessuali si è sentito dire di no nei colloqui di lavoro perché gay o lesbica, percentuale che raggiunge il 45% se si è transessuali. Una persona su quattro omosessuale o trans è completamente invisibile sul posto di lavoro (26.6%). Vale a dire che la propria identità viene tenuta rigidamente nascosta, non si parla di cosa si è fatto nel week end, dei viaggi, del- la convivenza. Si chiama «Identity management», è il controllo delle informazioni su di sé finalizzato a non svelare la propria identità. Ricorre di più a questa strategia chi lavora nei settori dell'industria o dell'artigianato o in aziende di grandi dimensioni. Sono i dati della ricerca di Arcigay «Io sono io lavoro», ricerca che continua attraverso il sito www.iosonoiolavoro.it , al quale ci si può collegare per chiedere consulenza e ottenere informazioni sulla legislazione in vigore.

Chi sceglie di vivere alla luce del sole? Spesso chi orienta il proprio percorso professionale tenendo a mente il rischio del maltrattamento (poco più di una persona su dieci), si tratta in primo luogo di imprenditori o lavoratori autonomi, scelta che mette più a riparo dalle discriminazioni. In ogni caso la visibilità sembra decisa dal 39.4% : quattro persone su dieci non fanno mistero di sé con la maggioranza dei colleghi o clienti. Conseguenze? Il 4.8%ha dichiarato di essere stato licenziato o di aver visto ingiustamente non rinnovato il proprio contratto in ragione dell' identità sessuale negli ultimi dieci anni. Percentuale che sale al 25%tra le persone trans. Il 19.1% ha dichiarato di essere stato trattato ingiustamente sul lavoro in quanto omosessuale, e la percentuale sale al 45.8% delle persone trans che sono in transito dal femminile a maschile (ftm) e addirittura al 56.3% delle persone trans da maschile a femminile (mtf). Con chi si parla quando si diventa vittima di discriminazione? Due persone su tre affermano di essersi rivolti ad amici, familiari,o psicologi più che ad avvocati o sindacalisti.