Alla scuola paritaria, con la manovra triennale 2011-2013, erano già stati assegnati 280 milioni di euro. Poi, con la legge di stabilità per il 2012, che ha ottenuto da pochi giorni il via libera del Consiglio dei Ministri e ora attende lapprovazione definitiva dal Parlamento, ne sono stati aggiunti ulteriori 242. In un primo momento, con la crisi che incombeva e lEuropa che incalzava, sembrava che questi ultimi 242 milioni fossero stati decurtati, scatenando le proteste del Gruppo di lavoro per la parità  che ha immediatamente scritto a Letta, Tremonti e Gelmini battendo cassa  e le preoccupazioni dei responsabili delle scuole cattoliche. Tanto che il governo ha fatto subito marcia indietro: taglio cancellato e cifra ripristinata, fino allultimo centesimo. «Fondi che permettono la prosecuzione delle attività, ma che certo non rappresentano la soluzione per i bilanci degli istituti paritari», scrive Avvenire, dando voce alle incontentabili associazioni della scuola cattolica Fidae (elementari, medie e superiori), Fism (materne), Agesc (i genitori).
Stanziamento integro  17 miliardi di euro  anche per lacquisto dei 131 cacciabombardieri F-35. In questo caso, a differenza dei tagli alle scuole paritarie, le proteste delle associazioni non sono servite a nulla: «Mentre si tagliano spese sociali, sanità pensioni, scuola... si spendono 17 miliardi di euro per produrre ed acquistare cacciabombardieri», denuncia il movimento No F-35, che promuove una manifestazione nazionale a Novara  nellaeroporto di Cameri (No) verranno allestiti alcuni componenti dei velivoli  il prossimo 12 novembre. Il governo ha tirato dritto. Del resto i cacciabombardieri sono necessari: per la prossima guerra umanitaria (l.k.)