sabato 25 febbraio 2012

Collegi, case di studio e per ferie a Roma frutterebbero 25 milioni

Gli ostelli, le case per ferie, le case di studio, i collegi che fanno riferimento a frati, suore, missionari, ancelle della Carità sono molto diffusi, in ogni parte d'Italia. Aperti a giovani, famiglie, singoli, gruppi sono tutti a pagamento. Un reale censimento su chi paga regolarmente l'Ici e chi no non esiste. Benché molti Comuni, in vista delle nuove modifiche introdotte dal governo Monti su Imu e aggiornamento delle rendite catastali, hanno messo mano a un nuovo censimento che tenga conto anche degli edifici sinora esentati dall'imposta. A Roma, al solito, dove la presenza di queste strutture è davvero importante, il problema è stato posto da tempo. Esiste un documento ufficiale datato 17 marzo 2009 e protocollato come RC3825 che certifica un mancato incasso annuo per il Comune pari ad almeno 25,5 milioni di euro di gettito Ici da immobili della Chiesa adibiti a uso commerciale. Una cifra importante, che molti reputano sottostimata, destinata a crescere, per la revisione degli estimi e le nuove regole del governo Monti.

(Repubblica, 17 febbraio)