mercoledì 1 febbraio 2012

OSPITALITA’ EUCARISTICA

Riporto da "il foglio 387" la seguente informazione.
Domenica 13 novembre (per pura combinazione, nel primo giorno della nuova epoca italiana), è avvenuto senza clamore un importante evento cristiano, programmato nell'ambiente vicino al gruppo ecumenico torinese «Strumenti di pace». In una piccola comunità cattolica popolare, in borgo san Paolo, è iniziata una serie di celebrazioni festive mensili, che continuerà in altri luoghi di culto, nelle quali le diverse chiese cristiane si invitano reciprocamente nell'ospitalità eucaristica. Ogni chiesa celebra l'eucaristia secondo la propria tradizione, e cristiani delle altre chiese sono invitati e accolti a partecipare, pregando insieme e comunicandosi al pane e al vino dell'eucaristia. Hanno partecipato al primo di questi momenti fratelli e sorelle delle chiese cattolica, battista, luterana, valdese (tra questi il pastore Paolo Ricca).
Alla vigilia della sua passione, Gesù ha celebrato la cena pasquale con i suoi amici, dando loro un mandato: «Fate questo in memoria di me». Tra i cristiani ci sono differenti teorie teologiche sul significato e il modo della presenza di Gesù in questo vivo memoriale, ma tutti sanno ugualmente, con la fede, che la promessa di Gesù è vera e si compie. Nel ricordo vivo della sua cena, noi celebriamo «la comunione con il corpo e il sangue di Cristo» (1 Corinti 10, 16), cioè con la sua persona e la sua vita. Gesù ha promesso che dove due o tre si riuniscono nel suo nome, egli è presente in mezzo a loro (Matteo 18,20). Tanto più nel rendere attuale quel momento culminante della sua vita. In questo fatto essenziale i cristiani sono già uniti, pur nella differenza di teologie, ecclesiologie, concezione dei servizi ecclesiali. E' un vero bene riconoscere e valorizzare questa unità preziosa e fondamentale per accogliere tutti insieme il dono della vita del Salvatore.
E' necessaria una iniziativa, e un po' di intervento sui particolarismi delle diverse chiese cristiane, per affermare, praticare e vivere con fede e gratitudine il bene della fraternità dei discepoli di Gesù, a servizio della fraternità, della giustizia e della pace nell'umanità e nel mondo. La proposta ha incontrato alcune adesioni convinte, mentre continua una ulteriore riflessione: ciò è naturale, perché il passo è serio e importante.
I successivi momenti di ospitalità eucaristica sono: domenica 4 dicembre, ore 10,30, chiesa valdese di Corso Vittorio 23; 15 gennaio, ore 18,30, santuario S. Giuseppe, via S. Teresa 22; 5 febbraio, ore 10,45, chiesa battista, via Passalacqua 12;  11 marzo ore 10, chiesa di S. Rocco, via S. Francesco d'Assisi 1.
e.p.