giovedì 15 marzo 2012

CRAC RAFFAELE

 Don Luigi Verzè, quel maniaco della grandezza e dello sperpero, ha lasciato un “buco” impressionante.

All’asta vanno ville, vigneti, aerei e persino zoo.

La sua fortuna è cresciuta soprattutto negli anni in cui era cardinale a Milano Martini che evidentemente non compì bene il suo compito di vigilanza pastorale.

I 700 milioni di euro che possono giungere dalla vendita del “patrimonio” non basteranno a coprire i debiti.

Don Verzè, tanto amato dalle gerarchie, ci lascia questo ricordo di affarista corrotto.