Don Luigi Verzè, quel maniaco della grandezza e dello sperpero, ha lasciato un “buco” impressionante.
All’asta vanno ville, vigneti, aerei e persino zoo.
La sua fortuna è cresciuta soprattutto negli anni in cui era cardinale a Milano Martini che evidentemente non compì bene il suo compito di vigilanza pastorale.
I 700 milioni di euro che possono giungere dalla vendita del “patrimonio” non basteranno a coprire i debiti.
Don Verzè, tanto amato dalle gerarchie, ci lascia questo ricordo di affarista corrotto.