venerdì 16 marzo 2012

Il Papa attacca convivenze e nozze gay

«La convivenza è un peccato grave di cui, però, non si ha adeguata consapevolezza». «La differenza sessuale è essenziale per il matrimonio». Questo scandisce Papa Benedetto XVI ad un gruppo di vescovi statunitensi ricevuti ieri in visita «ad limina». Così il pontefice torna a difendere la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e invita i vescovi a fare altrettanto. Le altre forme di unione, aggiunge, «danneggiano la stabilità sociale». Sotto accusa sono i matrimoni gay, sui quali sì è divisa la Chiesa anglicana, e le altre forme di unioni. Il Papa invita a contrastare le «potenti correnti politiche e culturali» che negli Usa intendono alterare la «definizione legale» della famiglia fondata sul matrimonio. Chiede di dare battaglia contro le lobby che sono in procinto di strappare il placet della Casa Bianca ai matrimoni gay. Sotto accusa sono anche la messa in discussione dell'«indissolubilità del matrimonio» e il rifiuto ad una «sessualità responsabile». Ratzinger insiste. Ribadisce i punti fermi sul matrimonio: «una istituzione naturale che consiste in una specifica comunione di persone, essenzialmente radicate nella complementarietà dei sessi e orientata alla procreazione». Quindi «le differenze sessuali non possono essere considerate irrilevanti nella definizione del matrimonio». Per il Papa, difendere l'istituzione del matrimonio come realtà sociale rappresenta «una questione di giustizia, poiché comprende la salvaguardia del bene dell'intera comunità umana, i diritti dei genitori e quelli dei figli».
Ai vescovi chiede un impegno concreto nella loro azione «pastorale e liturgica», che dia «testimonianza inequivocabile degli obblighi oggettivi della moralità cristiana». Insiste nel chiedere di richiamare la società a non «considerare come irrilevante la differenza sessuale per la definizione del matrimonio», come pure invita ad opporsi «all'indebolirsi dell'indissolubilità del patto matrimoniale e di una comprensione matura del fondamento etico della castità, che ha portato a seri problemi sociali e a immensi costi umani ed economici».
ROBERTO MONTEFORTE


(L'Unità, 9marzo)