martedì 26 giugno 2012

GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO

Questi mesi costituiscono per me,un pò ogni anno ma quest'anno in modo particolare, un periodo in cui mi viene richiesto un impegno pastorale particolarmente intenso. Cresce a dismisura la richiesta di colloqui personali o di piccoli gruppi. Così pure cresce il numero delle lettere personali, tutte impegnative e coinvolgenti. In questi momenti si manifesta la voglia di un confronto molto mirato, sui temi precisi dove lo scambio e lo studio non si riducono a chiacchiere. Chi mi scrive, chi mi telefona può a volte essere deluso dai tempi di attesa. Ho dovuto rinunciare ad una dozzina di richieste di incontri pubblici in Italia e all'estero. Così devo dire che non ho più la forza di superare i 5 colloqui al giorno, visto il cumulo degli altri impegni quotidiani e la mia età. Ogni "no" che devo dire mi procura una certa sofferenza. Dopa tre anni senza un giorno di sosta, a luglio dovrò prendermi qualche giorno di pausa. Penso spesso che gran parte del servizio pastorale è ormai declinato sul versante dell'ascolto delle persone di tutte le età. Dopo ogni incontro pubblico arrivano a pioggia richieste di dialoghi riservati. Sì, cresce a dismisure la voglia di essere ascoltati/e. Forse la nostra chiesa a livelli ufficiali è troppo vogliosa di insegnare e così non pratica il sentiero dell'ascolto. Certo, il servizio dell'ascolto quotidiano non conferisce visibilità, nè guadagni, nè potere, ma potrebbe diventare, a mio avviso, uno dei sentieri più fecondi per l'evangelizzazione ed una vera e propria "conversione" della chiesa. E quanto sono "debitore" alle persone che incontro in questi dialoghi quotidiani. Vorrei ogni giorno imparare ad ascoltare. L'ascolto dei fratelli e delle sorelle, l'ascolto del nostro cuore e l'ascolto di Dio costituiscono un fecondo intreccio.
Franco Barbero,26 giugno2012