domenica 5 agosto 2012

USA: ARSENALE

Ogni anno negli USA 30mila vittime, ma lo stop alle armi resta tabù. Scrive Federico Rampini su Repubblica del 23 luglio:

"283 milioni di armi da fuoco possedute da civili, escluse quelle in dotazione a polizia e militari: quasi una per ogni americano. 11 milioni di nuove armi vendute ogni anno. E' l'Arsenale America: la nazione più ricca del mondo è armata fino ai denti, convínta cosi di «difendersi» dal pericolo, oltre che di realizzare un sacro diritto costituzionale. Il risultato che ottiene è l'opposto. Ogni anno centomila americani vengono colpiti con armi da fuoco, l'anno scorso oltre 31.000 ne sono morti, 67.000  sono rimasti feriti spesso gravemente e con conseguenze irreparabili. Dall'inizio di quest'anno siamo già a quota 54.931 vittime tra morti e feriti, con un ritmo di 121 uccisi ai giorno.
Il conteggio viene tenuto ora per ora sul sito del Brady Center, l'ong che prende il nome dall'ex addetto stampa di Ronald Reagan che fu ferito e paralizzato nel 1981 nell'attentato contro il presidente. Dal 1968, l'anno in cui furono assassinati Martin Luther King e Bob Kennedy, l'ecatombe si avvicina alle più gravi guerre della storia umana: un milione di morti.
Il tasso di omicidi con arma da fuoco negli Stati Uniti è venti volte e superiore alla media delle altre nazioni sviluppate".