mercoledì 28 novembre 2012

PER IMPARARE A LEGGERE LA BIBBIA

 

Lidia Maggi e Angelo Reginato, Dire, fare, baciare. Il lettore e la Bibbia, Claudiana, Torino 2012, pp. 132, € 9,50.

Devo confessare che quando vedo in copertina di un libro il nome di Lidia Maggi, metto mano al portafoglio e lo compro. Non mi sono mai pentito di averne comprato uno. Poi … devo azionare il freno a mano per leggerlo con calma, a piccoli sorsi, con ampi respiri, asciugando le lacrime che mi rigano il volto.

Alla mia bella età ho tratto da queste pagine tanti preziosi insegnamenti. Mi succede che, con il trascorrere degli anni, la Bibbia si trasferisce nel cuore. Mi sembra che ogni parola vada diritto alla nostra vita quotidiana, come se la leggessi per la millesima volta e, insieme, per la prima volta. Tutto è antico e tutto è nuovo …

Il libro è organizzato a tappe e qua e là è come disseminato di “perle” sapienziali di cui far tesoro per ritrovare il gusto di leggere, di meravigliarsi, di “custodire la Parola”. “L’ascolto passa per il travaglio del custodire (che in ebraico si dice, appunto, shamor)”. L’immagine della gravidanza non è una forzatura retorica. Rabbi Jehudà Zvi diceva: “Se avviene che ad un essere umano si schiuda un nuovo modo nel servizio di Dio, esso resti celato in lui, senza venire manifestato, per nove mesi, come in una gravidanza; soltanto dopo, come in una nascita, egli lo dica agli altri” … Tra l’ascolto e la prassi c’è l’atto di custodia che precede e fonda quel fare di cui è portatore il dire … L’anticorpo richiesto per andare oltre la malattia della lettura veloce e superficiale consiste nel leggere e rileggere in modo tale che giungiamo a interiorizzare la parola … Un “custodire nel cuore” (Deut. 6,6) …, trattenendola presso di sé, in modo tale che essa possa scendere nell’intimo, mettere radici e fare frutti …” (pag. 64).

Non aggiungo altro: tu credi che la lettura biblica ti offra l’opportunità, la “grazia” di camminare ogni giorno al cospetto del Dio vivente? Mettici tutto il tuo cuore e troverai il tesoro.

                                               Franco Barbero