I giocatori d'azzardo incalliti potranno accedere ai servizi territoriali per le dipendenze: la ludopatia viene inserita tra i lea. Chi ha l'ossessione dei videopoker, dunque, potrà contare sull'aiuto dei Sert e dei centri diurni delle Asl. Una decisione che, chiarisce il ministero, serve ad affermare il principio che «le persone con ludopatia hanno diritto di accedere al Ssn al pari dei soggetti con altre forme di dipendenze patologiche, senza che questo comporti ulteriori oneri dal momento che le regioni non saranno tenute a istituire servizi ad hoc».
Nell'offerta di sanità pubblica arriva anche il riconoscimento di 110 malattie rare e di cinque nuove patologie croniche: enfisema polmonare e broncopolmonite cronica, le osteomieliti (patologie infiammatorie delle ossa), le
malattie renali croniche, il rene policistico autosomico dominante e la sarcoidosi al II, III e IV stadio, malattie che interessano più tessuti e organi con formazioni di granulomi e che comportano problemi polmonari, cutanei e oculari. Entra anche la sindrome da Talidomide (farmaco degli anni '50 riconosciuto come causa di malformazioni gravi nei neonati.
(Repubblica 31 dicembre)