mercoledì 23 gennaio 2013

LO SCHERZETTO DELL’INPS AGLI INVALIDI TOTALI

 

Riproponendo il vecchio metodo per cui le peggiori nefandezze si compiono mentre il popolo è distratto durante le vacanze di Natale l`Inps ci ha fatto trovare, anticipando la befana, un bel pezzo di carbone, anzi 850.000 pezzi quanti sono  i destinatari potenziali della circolare n. 149 del 28 dicembre.

Con una ordinaria circolare, infatti, l`Inps prendendo spunto dalla sentenza della Cassazione 4677 del 2011, ha deliberato che per il 2013 il limite di reddito per la concessione della pensione di invalidità civile agli invalidi al 100% non sarà più solo quello personale, ma anche quello dell`eventuale coniuge.

Si capisce subito che, poiché il limite di reddito è molto basso, conseguenza immediata è che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione.

Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale, quindi la stessa  Inps prevede una disparità di trattamento che non è difficile pensare si voglia al più presto rimuovere completando l`opera. Cosa c`è di strano? C`è che la sentenza n. 4677 è di segno contrario rispetto a precedenti pronunciamenti della Corte stessa (Sentenze 18825/2008, 7259/2009 e 20426/2010). In particolare quest`ultima (del 29 settembre 2010) ha espressamente stabilito che «ai fini dell`accertamento del requisito reddituale richiesto per la pensione d`inabilità va considerato il reddito dell`invalido assoggettabile all`imposta sul reddito delle persone fisiche».

Perché un cambiamento improvviso di rotta? È evidente che l`Inps poteva prendere in considerazione quella sentenza già a fine 2011 per il 2012, lo fa solo oggi approfittando della distrazione totale, del governo ormai scaduto e a Parlamento praticamente sciolto, con un colpo di mano che ha il semplice obiettivo di fare cassa.

Ma a quanto ammonta questa benedetta pensione di invalidità? All`incredibile cifra di 275,87 euro al mese che non rappresenta certo una modalità per vivere alle spalle della collettività per una coppia che debba vivere con 16.000 euro lordi l`anno, ma che per un invalido al 100% rappresentano un piccolo modesto riconoscimento pubblico a fronte di una qualità della vita fortemente compromessa.

Qualcuno penserà che queste persone prendano anche l`indennità di accompagnamento: è vero, provate voi a garantirvi una assistenza continuativa con un contributo pubblico di circa 275 più 500 euro al mese e poi me lo raccontate. Molti chiedono in queste ore cosa intende fare il Pd.

La risposta è facile: il 29 marzo 2011 avevamo tempestivamente depositato una proposta di legge a prima firma on. Miotto, prevedendo il rischio che una simile sentenza, per quanto isolata ed in contraddizione con tutta la normativa vigente comportasse la revoca di decine di migliaia di pensioni di invalidità. In quella proposta prevedevamo in modo esplicito e chiaro pone come limite reddituale per ottenere la provvidenza economica legata all`invalidità civile parziale o totale solo ed esclusivamente il reddito personale, senza considerare il reddito dell`eventuale coniuge.

Confermiamo oggi questa posizione e ci impegniamo a presentarla e stavolta, avendone le forze, a farla approvare dal prossimo Parlamento, tenendo conto che l`ordine del giorno che prevedeva l`impegno del governo ad interpretare in tal senso la normativa, ha avuto valore ed è stata tradotto negli anni in circolari conformi prima dal ministero degli Interni, poi dall`Inps richiamando persino una sentenza della Corte Costituzionale, ma oggi sembra non avere più valore per un`unica sentenza della Corte di Cassazione nemmeno a sezioni unite e in contraddizione con altre sentenze della stessa.

Nel frattempo, chiediamo all`Inps di sospendere gli effetti della circolare 149 del 28 dicembre 2012. Questa circolare produrrà una mole infinita di futuri e prevedibili ricorsi giudiziari, ed è offensiva proprio perché è giustificata con l`unico obiettivo di far cassa sulla pelle degli invalidi. Fallito evidentemente l`obiettivo di risparmio con la lotta ai falsi invalidi si è aperta evidentemente la battaglia finale sulla pelle di quelli veri. 

(Cecilia Carmassi, L'Unità 11 gennaio)