giovedì 25 aprile 2013

OTTO PER MILLE DELLO STATO

 

Con il prossimo 730 si torna a parlare di Otto per mille e delle chiese (con l’inammissibile errore nei moduli a danno dei battisti!) Si parla molto meno di quello destinato allo Stato che dovrebbe riguardare progetti di enti senza fine di lucro per beni culturali, assistenza rifugiati, fame nel mondo e calamità naturali. Qui sono avvenute gravi irregolarità: per alcuni anni il gettito è stato decurtato alla fonte per esigenze di bilancio, nel 2009, a esempio, ben 80 dei 130 milioni destinati dai contribuenti allo Stato furono impiegati per finanziare vari interventi militari all’estero. Pochi soldi ai beni culturali, ma non a quelli della chiesa cattolica. Su 49 milioni destinati all’insieme dei beni culturali, 21 andarono a opere cattoliche (che già usufruiscono del loro Otto per mille). Molto basse infine le cifre per la fame nel mondo e i rifugiati. Non sono mancate in questi anni critiche e

proposte per rispettare le finalità dell’Otto per mille destinato allo Stato: non è il problema prioritario del paese, ma sarebbe un piccolo segnale nella direzione della tanto invocata trasparenza.

(Marco Rostan)