L’estate mi ha permesso di avere contatti numerosi e preziosi con alcuni fratelli e sorelle delle varie e poche comunità cristiane di base rimaste in Italia. Mi hanno raccontato… e dal loro racconto è emersa una osservazione che mi sembra accomuni molte di queste esperienze cristiane di ieri e di oggi: dove viene a mancare una valida cura pastorale, la comunità lentamente si avvia al dissolvimento. Senza un servizio di accompagnamento pastorale, spesso la fede lentamente scivola in periferia, pur restando in queste singole persone un condiviso impegno sui valori umani e sul terreno del lavoro per un mondo "altro". Altre persone, invece, cercano altri spazi ecclesiali più aperti e strutturati. Nella comunità cristiana di base di Pinerolo alcune persone hanno scelto l'esperienza valdese anche perchè essa garantisce una comunità cristiana di riferimento con una cura pastorale che dura nel tempo.
E' importante cogliere i segni premonitori e sapere dove certi sentieri conducono.
E’ importante che la comunità cristiana di base sia un laboratorio dove ogni persona può trovare uno spazio per essere pienamente se stessa, ma la comunità cristiana non deve tacere la sua identità di uomini e donne alla sequela di Gesù.
Chi rappresenta la comunità in spazi pubblici, non può mettere tra parentesi l'aggettivo "cristiana". Del resto, sembra ovvio che un ateo non possa rappresentare una comunità valdese al sinodo!!
Franco Barbero