Il percorso denominato «Persone», promosso dalla Csd – Coordinamento Opere Valli, ha presentato alla Sala convegni della Asl TO3 a Pinerolo un importante progetto che si rivolge innanzitutto ai familiari di malati di Alzheimer. «Arc-en-ciel café – Caffè Alzheimer» vedrà l’apertura nella città di Pinerolo presso il locale «Sotto Sopra» p. zza Frairia Sisto 15 a partire da lunedì 16 settembre per ripetersi con cadenza mensile il terzo lunedì di ogni mese, in orario pomeridiano.
L'assessore alle Politiche Sociali Agnese Boni ha espresso il suo sostegno all'iniziativa e Bruna Taricco ha ribadito l'importanza della collaborazione tra progetti innovativi che consentano ai familiari di parlare dei propri problemi e cercare di affrontare il "lutto quotidiano".
Il progetto è promosso dal Rifugio Re Carlo Alberto che già ospita malati di Alzheimer, ma l'elemento più significativo è il partenariato con altre associazioni: con la Bottega del possibile, che promuove servizi di domiciliarità e con altre esperienze simili che cominciano a nascere in altre città, tra cui Torino e dintorni. Mariena Scassellati Sforzolini, presidente de "La Bottega del Possibile", ha sottolineato che questo progetto aggiunge risorse in un momento in cui la crisi economica rende ancora più difficile l'assistenza alle famiglie e promuove una cultura della prevenzione. I progetti dei "Caffè Alzheimer" sono un'occasione per uscire allo scoperto, per sconfiggere l'isolamento cui spesso si è costretti: sono momenti di incontro informale, orientati verso la socialità e il recupero di funzioni e abilità che possono essere esercitate, se correttamente stimolate.
Nella presentazione si legge che il "Caffè Alzheimer" vuole essere un luogo aperto a tutti dove i malati e i caregiver possano passare un pomeriggio di attività e di svago oltre a un'attività di informazione/formazione sulla malattia. "Non mancheranno poi momenti ludici tutti assieme dove bere un caffè e mangiare un pasticcino, scambiandosi esperienze di vita vissuta", ha detto il responsabile del progetto Stefano Bosio, che ha anche specificato la collaborazione con i servizi territoriali e con i medici di base per far conoscere l'iniziativa. Peculiarità di questo progetto, rispetto a quelli presentati, è l'attenzione anche alle giovani generazioni e dunque un'attività riguarderà la sensibilizzazione a scuola dei minori che potranno meglio relazionarsi con un eventuale nonno o nonna afflitta dalla malattia e che potranno accompagnare all'"Arc-en-ciel cafè - Caffè Alzheimer".
(Paola Schellenbaum, Riforma 20 settembre)